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Condor Bar (M. Minopoli jr) sorvola Becoiming e si aggiudica l'eliminatoria milanese del Super Trot 2022 (Foto Dena - Snaitech)
Il giorno di Condor Bar
26 Giugno 2022

Appuntamento domenicale con il trotto a La Maura ricco di corse interessanti: la moneta più ricca del pomeriggio era l’eliminatoria del Super Trot 2022, prova di qualificazione per il Gruppo 2 in programma il 20 agosto a Berlino che vedeva la vittoria a sorpresa dell’ospite campano Condor Bar, una delle pedine della trasferta milanese di Mario Minopoli jr. Cavallo caratteriale ma “tosto”, mai definitivamente esploso proprio a causa della scarsa costanza di rendimento, il figlio di Love You magari partirà proprio da questa vittoria per dare finalmente una svolta alla sua carriera: perché il motore è importante, lo aveva già fatto capire in precedenti occasioni. Che potesse essere la sua giornata lo si poteva intuire già dai preliminari, visto che una prima partenza veniva richiamata sull’errore proprio di Condor Bar che disturbava Chemar: anche al via valido Condor è partito lento, ma poi ha avuto percorso perfetto riuscendo ad avanzare per varchi, spostando al mezzo giro finale per guadagnare la scia di Bacco Del Ronco, che si era lanciato all’attacco del battistrada Becoming, e in retta ha prodotto le battute migliori, sorvolando chiaramente il battistrada per svettare a media di 1.12.8 sui 2250 metri. Becoming ha provato a onorare il ruolo di favorito e ha poco da rimproverarsi: Andrea Farolfi ha provato a distribuire al meglio le energie del suo pupillo, che infatti ai 400 finali ha risposto prontamente alla puntata di Bacco del Ronco, ma in retta è stato sorpreso dall’agguato del vincitore. Bacco del Ronco ha un pò esaurito lo spunto ai 300 finali ma ha chiuso al terzo posto, guadagnandosi insieme ai primi due il pass per la finale.

Insieme alla vittoria di Condor Bar, l’altra nota principale della riunione è data dai tre successi firmati dalla connection Mauro Baroncini-Andrea Farolfi. Non sarebbe una novità, il team va fortissimo dall’inizio dell’anno e in particolare in questi ultimi mesi macina vittorie su vittorie (non solo con i tre anni), ma si rimane comunque a bocca aperta davanti a prestazioni strepitose come ad esempio quella realizzata da Cralgido Sm nel Premio Pascia’ Lest, sulla distanza del miglio: il figlio di Mago D’Amore al passaggio ha mosso all’esterno prendendo la scia di Carosio Light, è scattato in terza ruota sul penultimo rettilineo per aggirare il rivale in difficoltà e in poche battute ha raggiunto il battistrada Coeur Joyeuse nonostante quest’ultimo andasse via a gran ritmo (km in 1.10.5): Cralgido Sm ha liquidato il rivale già sull’ultima curva e si è imposto da dominatore a media di 1.10.7, naturalmente nuovo record. Prestazione super, la migliore della carriera, anche se – come spiegato da Andrea Farolfi nell’intervista in premiazione – c’è ancora qualcosa da sistemare a livello di meccanica: insomma, il bello potrebbe ancora venire. Capovento Pax ha completato l’en plein di scuderia acciuffando in zona traguardo il generoso Coeur Joyeuse, alla fine stanco dopo il percorso ale’ ale’. Carosio Light ha provato a muovere all’esterno ma si è spento presto: il ritmo del battistrada ha tagliato le gambe all’appostato Chrono Ek. 

Non era da meno la prestazione di Desiderio D’Esi nella eliminatoria delle Breedes Course: il figlio di Robert Bi muoveva in terza ruota ad un giro dalla fine, aggirava Dont’ Say Gar e attaccava duramente la battistrada Doodoo Jet per superarla in retta e passare con le maniere forti a media di 1.11.8. Anche qui nuovo record ma soprattutto quarta vittoria nelle ultime cinque uscite per questo portacolori di “famiglia” (i colori sono quelli di Roberto Baroncini) pronto ad alzare il tiro con legittime ambizioni. Demon Dell’Est migliorava per varchi, in retta piazzava lo speed e batteva per il secondo posto la generosa Doodoo Jet, valida dopo il percorso di testa parecchio dispendioso.

Dei tre successi targati Divignano, quello di Bora La Torre nel Premio Rania Lest era sicuramente il meno “eclatante”, ma la figlia di Turbo Sund faceva felici i tanti sostenitori senza mai dar loro un momento di apprensione. La portacolori della scuderia La Torre saltava di pacca i rivali all’interno allo stacco, si permetteva un secondo quarto tranquillo, poi allungava in progressione e con il mezzo giro finale in 57.1 spegneva sul nascere ogni tentativo, svettando a media di 1.12.2. Sul calo dell’appostato Alter Ego Club, era Babymon a prevalere per il secondo posto su Bellerofonte Gar dopo averne sfruttato la scia nel percorso esterno.

Molto tirato il Premio Mega Lest, la prova a resa di metri per buoni anziani che apriva la riunione, con Zarcheeba che dopo aver superato Zia Teresa andava via a tutto gas percorrendo il primo km in 1.12.5: terzo dal via, Ange de Lune muoveva al mezzo giro finale avvicinando la battistrada per superarla in retta e salvarsi dall’affondo dei compagni di nastro, a media di 1.13.2: l’outsider Zenyatia Lux finiva fortissimo in retta battendo per il secondo posto Versus All, che aveva seguito le mosse di Ange de Lune ma è un pò mancato negli ultimi 20 metri.

I due mesi di stop hanno sicuramente permesso a Dynamic Flight Lf di ricaricare le pile e ritrovare il migliore assetto: nel Premio Diamond Way il cavallo di Alessandro Gocciadoro è tornato alla vittoria e lo ha fatto in modo prepotente, con un percorso di testa che non ha lasciato alcuna possibilità ai rivali: il figlio di Oropuro bar è andato via sul passo, incrementando il vantaggio nei 600 finali e tagliando il traguardo in beata solitudine, a media di 1.13.5, precedente record demolito. Dorothy Moon, terza dal via, ha mosso in retta sul calo di Discordia Luis ed è emersa al secondo posto davanti a Denver Roc, progredito per linee esterne nei 600 finali. Da segnalare il buon percorso di Don Perignon, costretta ad inseguire dopo aver regalato metri al via ma ancora buona quarta sul traguardo.

Ai gentlemen era riservato il Premio Frenella, la prova di chiusura p cavalli di 4 anni sul miglio, che Chapeau Three sapeva far suo in percorso di testa nonostante la puntata violenta di Cabalista dopo 600 metri: l’attaccante esauriva lo spunto al km, il portacolori della Sant’Eusebio. di Filippo Rocca affidato alle mani esperte di Stefano Manczato invece proseguiva sicuro allungando ancora sull’avanzata di Cash Back Font per svettare a media di 1.14.2. Cash Back Font doveva adeguarsi secondo ma poi veniva distanziato totalmente dall’ordine di arrivo pr un danneggiamento al km ai danni di Castellamzam Sa. Charlize Run Moon veniva così promossa al secondo posto, l’esausto Cabalista al terzo.