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Con Francesco Tufano, Dynamic Flight Lf vince a sorpresa il TQQ di venerdì 7 aprile a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
All’Ippodromo Snai La Maura il volo di Dynamic Flight Lf arriva in alto nel memorial in onore di Luigi Sarli. Prossima riunione venerdì 14 aprile
7 Aprile 2023

Nel ricordo di Luigi Sarli il primo convegno del mese di aprile con il trotto all’Ippodromo Snai La Maura. Con Alessandro Gocciadoro impegnato a raccogliere soddisfazioni in Svezia, è toccato a Francesco Tufano guidare Dynamic Flight Lf nella prova di chiusura intitolata proprio al driver e allenatore e valida come TQQ della giornata: compito che il driver campano ha svolto a meraviglia cogliendo un successo a grossa quota ma assolutamente meritato, frutto in particolare di una giravolta perfetta che ha permesso al figlio di Oropuro Bar di rifare in un amen la penalità sistemandosi subito in quarta posizione. Lo schema poi si è rivelato “al bacio”, perché in testa Diana Trio è andata via a gran ritmo (km in 1.12.6) rendendo durissima la risalita a chi si avventurava all’esterno. Ai 500 finali la battistrada ha esaurito il ruolo di lepre e chi l’aveva seguita da vicino si è ritrovato in una posizione privilegiata: l’appostato Deltaplano Jet è stato il primo a passare ma su di lui in retta si sono avventati Daphne Jcp (terza dal via) e soprattutto Dynamic Flight Fl, che è stato quello che in retta ha prodotto le battute migliori svettando a media di 1.13.4 sui 1670 metri. Anche se il portacolori della scuderia Barsa non era tra i più attesi del secondo nastro, il suo successo ha comunque contribuito a rafforzare lo strike-rate dei penalizzati in questo genere di prove sulla pista, Daphne Jcp (giocata) ha fatto il suo dovere e anche di più, come pure Deltaplano Jet; il favorito Dukez è partito bene dal secondo nastro ma non come la vincitrice, e il fatto di essere rimasto all’esterno anche se già in buona posizione ha indubbiamente pesato sull’esito finale: Dukez ha lottato, anticipando sul penultimo rettilineo la risalita di Duck Jet (che invece non aveva girato benissimo), ha affievolito lo spunto nei 300 finali ma nel finale ha comunque trovato le forze per battere per il quarto posto D J Dei veltri, che sull’ultima curva aveva guadagnato tante posizione progredendo per varchi interni. Fuori quadro nella fase iniziale Di Re Dr e Dynamite Bar.

Nel Premio Gruber facile vittoria del favorito Derby Kronos: al comando in mezzo giro, il cavallo di Erik Bondo con Federico Esposito in regia ha mostrato la coda ai rivali sino in fondo, a media di 1.15, mai seriamente minacciato. Alle spalle del vincitore è emerso secondo Dragone, liberatosi sull’errore a metà retta di Daphne Wise L (quando era in lotta per un buon piazzamento) per rimontare Diamante Geo, in calo.

Nel Premio Andossi, la prova per soggetti di categoria E/F sul miglio affidati ai gentlemen, Marco Castaldo riusciva nell’impresa non semplice di far rigare dritto un soggetto bisbetico come Zef, che in tante occasioni ha “fatto le carte” ai più esperti professionisti: superata indenne la delicata fase iniziale, l’allievo di Fausto Barelli ha ottenuto il via libera da Tourbillon Spin, ha tenuto ritmo brillante facendo pesare la risalita esterna al rivale dichiarato Aboli e in retta, seppure senza staccare, a media in 1.13.2 si è mantenuto fuori dalla portata dei rivali, anche perché Zuid Africa Jbay e Aboli hanno “sgomitato” ostacolandosi a vicenda nel contenersi il secondo posto: alla fine l’ha spuntata la femmina all’interno, trovando tardi lo spazio per sprintare ma dopo aver usato maniere sin troppo decise (appiedamento di 5 giornate per il suo interprete per aver deviato dalla propria linea di corsa) e con il brivido di un inciampone nella manovra.

Nel Premio Crool del Pino era Eclipse Gara monopolizzare il betting, ma l’allievo di Bondo si gettava di galoppo allo stacco e così aveva disco verde Egon Ferm: con Andrea Farolfi in sediolo, il cavallo di Mauro Baroncini in testa si esprimeva al nuovo personale di 1.13.1, sempre seguito da Ermar di Gio che salvava il piazzamento da un superlativo Event Horizon, capace di finire ancora vitale dopo aver regalato metri sulla prima curva a causa di una breve incertezza. Explosive Bar provava a tastare il polso al vincitore e si manteneva in quota chiudendo quarto a ridosso.

Nel Premio Deke Palmer, la prova sui 1650 metri per cavalli di categoria D/E, Volnik du Kras replicava brillantemente il precedente successo ottenuto sulla pista: con il suo preparatore Lorenzo Baldi in cabina di regia, il figlio di Varenne strappava di forza il comando a Zola Key e imponeva il suo passo ai rivali, a media di 1.12.7, controllando senza troppi patemi la rivale sino in fondo. Finiva forte al terzo posto Zandroz correndo solo la dirittura conclusiva

Prestazione brillante di Bolt Prav nel Premio Iuvenet, la reclamare sui 1650 metri per cavalli di 5 anni e oltre: con Santo Mollo in sediolo, il cavallo di Marco Smorgon si esprimeva al comando in 1.14, amministrando senza affanni in retta il vantaggio acquisito sui rivali sull’ultima curva. Buon secondo Tajari, che sfruttava nella risalita esterna la scia di Celsius Mabel Fm (invece in calo nei 500 finali) e poi si sottraeva al finale di Begravia, finita bene in retta. Fallosa a metà corsa la favorita Beren quando era a centro gruppo.

Nel Premio Cala del Pino, la prova sui 1650 metri per cavalli di 3 anni a caccia della prima vittoria, l’interessante Evita di Venere mostrava un volto ben diverso rispetto alla prudente corsa di debutto: affidata da Jean Pierre Dubois all’amico di vecchia data Marco Smorgon, la figlia di Walner liquidava dopo il km la battistrada Elegant Joyeuse e si staccava in lotta con Enterprise Wise L: il cavallo di Mauro Baroncini incappava in errore di nuovo al termine della curva finale (quando era in piena bagarre per la vittoria) e così Evita di Venere poteva mettersi in posa per i fotografi in dirittura e concludere tranquilla a media di 1.15.1. Oggetto di attenzioni al betting, Ethel del Ronco finiva forte vincendo la volata per il secondo posto su Eureca degli Dei.