La riunione di martedì a La Maura era interamente dedicata ai gentlemen e alla scuderia Indal. Le corsa di chiusura era infatti intitolata alla formazione della famiglia Legati mentre le altre corse ricordavano alcuni dei suoi principali alfieri. Cominciamo dalla maratonina che ha concluso il pomeriggio, valida anche come TQQ, dove Capitano Pi, esente da errori, ha dato un un saggio dell’enorme potenziale di cui dispone: con un perfetto Otello Zorzetto in sediolo, il cavallo di Fausto Barelli dopo aver seguito nella risalita esterna Vischio Holz, ai 700 finali ha mosso all’attacco del battistrada All About Bi per sopravanzarlo in retta e svettare a media di 1.14.9 sui 2720 metri, centrando la quinta vittoria nelle ultime sette uscite. Il rientrante e doppiamente penalizzato Showmar doveva ovviare ad un percorso poco fortunato ma sapeva comunque recuperare e chiudere ottimo secondo, pur senza riuscire a impensierire il vincitore. Zeno del Ronco terminava terzo su All About Bi, in quota nonostante un percorso di testa estremamente dispendioso (miglio in 1.57.5) mentre Zemellino completava il podio del Quinte’.
Vittoria a bella quota di Cabalista nel Premio Vaprio: con un sempre più bravo Fabio Marchino in sulky, l’allievo di Francesco Di Stefano sfruttava la scia di Carisma nella risalita esterna e poi prendeva il sopravvento sulla rivale a media di 1.13.2, nuovo personale. Terzo posto per Cezanne Grif: subito fuori corsaCil favorito Cosmos del Ronco, in apnea il battistrada Cruciale Min dopo un km “esagerato” sotto l’1.12.
Si risolveva in uno spettacolare arrivo a tre il Premio Sonia, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. F/G: a metà retta sembrava avere la corsa in pugno Alfa Wise As, che si era sbarazzato del battistrada Asso Errenne, ma sull’allievo di Fausto Barelli si avventavano negli ultimi metri Thiago Three e Cortomaltese Font ed era proprio quest’ultimo, Filippo Monti in regia per il training di Max Castaldo, a proporre le battute migliori e a imporsi di stretta misura a media di 1.13.6 (record eguagliato) su Thiago e Alfa Wise in linea.
Dopo il boccone amaro mandato giù con Alfa Wise As, Marco Castaldo si rifaceva subito nel Premio Vittorio Stift, la prova sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, che il debuttante Eclissi di Re Dr (F.Barelli) dominava da un capo all’altro, a media di 1.15.6, tenendo botta ai ripetuti attacchi di Evergreen Bi. Terzo Elusive Ferm, in errore dopo 400 metri l’attesa Ecstasy quando stava scendendo al comando.
Filippo Monti concedeva il bis (e conquistava punti preziosi per la vittoria nella classifica di giornata) stavolta per conto di Lorenzo Baldi, con l’ottimo De Nilson nel Premio Troja D’Asolo. Una performance di spessore, quella del figlio di Nad Al Sheba perché ottenuta al termine di un percorso di testa tutt’altro che agevole: il portacolori della scuderia Brown doveva reggere in avvio Diluvio, non poteva rifiatare per il successivo pressing di Dunkan Matic, ma teneva sino in fondo e a media di 1.13.9 centrava il quarto successo nelle ultime sei uscite, frutto anche dell’astuzia del suo interprete che in retta badava bene a non lasciare spazio all’appostata Diamond Wise L una volta constatato che l’attaccante Dunkan Matic (poi terzo) non era più un pericolo.
Nel Premio Pantera del Pino la faceva da padrone l’atteso Bel Gnaro Lucy, con Alfredo Galeazzi per conto di Manuel Galeazzi: il figlio di Mack Grace affrontava spavaldo il percorso all’esterno scoperto, si sbarazzava del battistrada Bemon Chuc Sm appena in retta e filava sicuro verso il traguardo, a media di 1.14.8. Aldebaran Rob pedinava il rivale ed emergeva al secondo posto mentre Zeus Ek sprintando bene tra i cavalli vinceva la volata per il terzo posto.
Nel Premio Zalie Gar Embargo confermava una volta di più l’eccellente forma della scuderia di Mauro Baroncini: le perplessità legate al numero in seconda fila (considerato che nelle due precedenti affermazioni torinesi il portacolori della B & B si era imposto in altrettanti percorsi d’avanguardia) sono state spazzate via dalla prestazione sontuosa del figlio di Manofmanymissions, che con Michele Bechis in regia ha dimostrato di essere estremamente efficace anche in schema di rimessa: e dire che sull’ultima curva si è pure dovuto avventurare in quarta ruota per superare un paio di rivali poco produttivi (tra cui l’atteso Ehlert) ma poi in retta la sua progressione non ha dato scampo al pur valido English Sterling, travolto a media di 1.13.6. Più indietro Extra Wind ha capeggiato il resto del gruppo. Intanto mancano sette giorni, il 25 aprile, per il Gran Premio Ettore e Mario Barbetta (Gruppo III).