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Duna di Girifalco (A.Guzzinati) svetta sicura sul traguardo del Premio Mirror Grif, martedì 21 marzo a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
La legge di Duna Di Girifalco
21 Marzo 2023

Riprende con l’arrivo della primavera il tradizionale appuntamento del martedì con il trotto a La Maura. Al centro del convegno il Premio Mirror Grif, una condizionata sui 1650 metri per cavalli di 4 anni che nei preventivi della vigilia si presentava piuttosto incerta. Ha invece fugato ogni dubbio in pista Duna di Girifalco: la figlia di Maharajah era piaciuta senza riserve in occasione dell’ultima apparizione a Milano (alla prima uscita per il training di Erik Bondo) quando era terminata seconda con gran recupero su un soggetto in ascesa come Dylan Dog Font, e si era poi fatta onore anche nelle due sortite a Vincennes: oggi Andrea Guzzinati l’ha portata di pacca al comando, però il vantaggio tattico non c’è stato perché Duna ha dovuto completare metà corsa in 57 sotto il pressing insistito di Distillato: nonostante lo sforzo, la portacolori della scuderia Chicolindo ha poi tenuto senza tentennamenti sino in fondo, anzi il driver torinese si è limitato a controllare le mosse dei cavalli all’esterno senza dare possibilità all’appostato Dayton di uscire dalla sua scia per provare l’agguato. E così, mentre Duna DI Girifalco andava a conquistare la sesta vittoria della carriera e il nuovo personale (1.12.2), Duck Jet con bel finale a centro pista faceva suo il secondo posto su Dayton, chiuso in corda, e Domingo Bar, che aveva mosso all’attacco della battistrada ai 600 finali ma ha affievolito lo slancio in retta.

Non pago del successo di Duna di Girifalco, Erik Bondo si è aggiudicato anche il sottoclou del pomeriggio, la condizionata sui 1650 metri per cavalli di 43 anni intitolata a Donerail, grazie ad un numero notevole di Ekarin Baba: la figlia di Oasis Bi era sicuramente una delle papabili, ma per lei ancora ai 300 finali, chiusa in corda in quarta posizione, la vittoria sembrava una utopia. Invece, una volta trovata la destra libera, la portacolori della scuderia Cuadra Bau Bau si esibiva in un finalone e ben sostenuta da Federico Esposito al nuovo personale di 1.13 travolgeva tutto e tutti, compreso il favorito Egon Ferm che emergeva al secondo posto; Eridamia, che aveva provato a giocarsela in testa, faceva tutto per bene sino all’ingresso in retta dove perdeva mordente chiudendo al terzo posto.

E’ stato un pomeriggio ricco di di soddisfazioni anche per Alessandro Gocciadoro, che ha firmato un triplo iniziando subito con il piede giusto nel Premio Correr By Pass grazie ad un Expo Wise As finalmente giudizioso. Il figlio di Ready Cash ha evitato le bizze nella fase iniziale che avevano condizionato le ultime uscite ed è tornato a mostrare quei mezzi che già aveva espresso in qualifica confezionando un percorso di testa al nuovo personale di 1.12.6 e – cosa più importante – dando un segnale di “maturità” che naturalmente attende conferme nelle prossime uscite. Il solo Eco Gual è riuscito a tenere il passo del vincitore mentre Elodi’ Mabel dopo aver provato a muovere sull’ultima curva è calata in retta perdendo anche il terzo posto ad opera di Ecuador Grif.

Gocciadoro ha poi concesso il bis nel Premio Bedell, anche se solo in veste di driver e ad una quota da outsider inusuale per gli standard cui ci ha abituato, giustificata dal fatto che Diamond Wise L (che il nostro improvvisava per conto di Armando D’Agostino) arrivava all’appuntamento da maiden dopo 26 corse: Alessandro Gocciadoro è riuscito nell’impresa di portare il figlio di Crazed alla prima vittoria della carriera “raccogliendo” in retta Dobar D’Aghi, che si era ritrovato al comando ai 600 finali sull’errore improvviso della battistrada Daphne Wise L. Oggi la pista de La Maura era velocissima e anche in questa corsa il vincitore ha registrato un gran tempo, 1.13.7 che naturalmente è il nuovo personale ma è anche una misura notevole per la categoria. Degno di menzione anche il il terzo posto di Derby Kronos, autore di notevole inseguimento dopo errore sulla prima curva costatogli una trentina di metri.

Per il tris di Gocciadoro bisognava attendere la prova di chiusura: nel Premio Ruth Grif, la maratonina a resa di metri per soggetti di cat. C/D/E, Borg Grif pedinava come un’ombra il comodo battistrada Bolt, in retta sferrava l’attacco e svettava a media di 1.16.3 sui 2700 metri confermando l’ottima forma del periodo. Bene anche il penalizzato Amarcord, finito forte in retta a fare il secondo su Babylonia Baba sul cedimento di Bolt.

Nel Premio Intense Image Banditoben metteva una seria ipoteca sulla vittoria conquistando subito il comando: l’allievo di Gennaro Casolari affidato a Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata gestiva tranquillamente il ritmo nella prima parte di gara ma poi con un km conclusivo in 1.12.9 si metteva al riparo da possibili agguati svettando a media di 1.14.1 sui 2250 metri. L’appostato Camillo Baba manteneva la seconda posizione rientrando a Camelot Grif, per gran parte del percorso allo scoperto, mentre la fiammata di Continental Ek si esauriva in retta e il cavallo di Bondo chiudeva quarto.

Gentlemen in sediolo a cavalli anziani nel Premio El Più’ Light, una reclamare sui 1650 metri. Con Stefano Manzato in regia, Costante Jet poteva sfruttare lungo il percorso la scia di Canal Grande Rob alla quale, respinta al via da Velatri Lung, era toccato il lavoro sporco di debellare la resistenza del battistrada: la femmina passava al km e provava l’allungo, ma il più fresco Costante Jet la braccava e in retta poteva mettere in campo energie più fresche passando e a media di 1.13.7 mentre Beren e Vortice Op avevano ragione della stanca Canal Grande Rob per le altre piazze.