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Senator Roc piega Suerte's Cage e svetta nel Premio Daguet Rapide (Foto Dena - Snaitech)
A La Maura la legge di Senator Roc
29 Maggio 2020

Secondo appuntamento della settimana con il trotto a La Maura. Ancora sette le corse in programma, tra le quali spiccava una mini maratona a resa di metri per cavalli di cat. C/D/E intitolata a Daguet Rapide. A vincere, guarda caso, è stato proprio un erede del campione forgiato da Jean Pierre Dubois, ovvero Senator Roc, che pure era tra i soggetti meno considerati alla vigilia. L’allievo di Max Castaldo ha scavalcato nella giravolta il compagno di nastro Saimon Barboi e non si è opposto al favorito Suerte’s Cage, velocissimo tra i nastri: quest’ultimo, una volta al comando, sembrava nella classica botte di ferro anche perché il rivale dichiarato, l’altro penalizzato Top Gun America, dopo una partenza poco brillante aveva tentato la risalita all’esterno ma già sul penultimo rettilineo dava segnali di cedimento. Ma Suerte’s Cage non aveva fato i conti con Senator Roc: appena ha spostato, il portacolori di Stefano Garofalo ha letteralmente sorvolato il rivale in retta e si è involato verso il traguardo, tagliato a media di 1.15.6 sui 2700 metri. Lode al vincitore,certamente, ma era lecito attendersi qualcosa di più dall’allievo di Ale Gocciadoro, considerato anche lo svolgimento di corsa. Più indietro Saimon Barboi ha difeso la posizione e il piazzamento da Zodiaco Sm e Solista D’Esi.

Anziani di cat. F a confronto sui 1650 metri nel Premio Rangone. Alla prima uscita per il training di Alessandro Gocciadoro, Verdon Wf è tornato a dare sfoggio del suo potenziale: nella compagnia odierna il portacolori di Luigi Roberto Colombo appariva declassato ma c’era pur sempre da riscattare un paio di prestazioni invernali poco convincenti. Il figlio di Raja Mirchi ha fatto tutto in scioltezza, sfilando in breve su Timoz e trottando la distanza al nuovo personale di 1.12.4. Timoz ha fatto tesoro della posizione tenendo bene la scia del vincitore mentre Ultimo Three, terzo dal via, in retta ha perso contatto dai primi due ma ha difeso il piazzamento. Rilke Laumar ha sbagliato al via, Nowheres Avenue ha provato la risalita esterna ma la corsa è stata tutta in salita.

Il Premio Ouragon, la prova sui 2250 metri per cavalli di 3 anni, ha perso l’atteso Bronx Bi, ritirato dopo una sgambatura poco convincente: semaforo verde allora per Baroncini Jet, che ha così centrato la seconda vittoria in altrettante uscite. Il portacolori del Bruni Racing Team, Marco Smorgon al training e Edo Loccisano in sediolo (come già nel vittorioso debutto), ha badato al sodo (primo km in 1.22, secondo in 1.15.2), non ha staccato i rivali in retta ma li ha comunque tenuti in controllo svettando su una cresciuta Bper Gams, che si è impegnata all’esterno scoperta nell’ultimo giro veloce mentre l’appostata Beba Di No ha concluso al terzo posto.

Nelle interviste pre-corsa, Alessandro Gocciadoro aveva espresso fiducia sul conto di Aladin Bar, ritenendo di avere risolto i problemi che ne avevano condizionato il rendimento nelle ultime uscite: il figlio di Ready Cash e Regina dei Bar da netto favorito non ha tradito le parole del suo interprete e ha dominato il Premio Hangone, sui 1650 metri, a media di 1.14.1 sui 1650 metri anche perché in corsa, una volta sfilato al comando, non ci sono state grosse difficoltà. Admiral Men aveva ceduto subito il passo al rivale e in retta è rientrato ad Ares Sco, che si era scoperto sul penultimo rettilineo e sembrava poterla spuntare per la piazza d’onore ma ha poi accusato la fatica in retta ed è stato battuto anche per il terzo posto da Acacia Ob Ferm.

Cavalli di 4 anni protagonisti di un handicap a reclamare sui 1650 metri e meritato primo piano per Az Zahr, che dopo aver respinto il pressing iniziale di Antilla Pit (poi fallosa dopo 400 metri) ha potuto graduare e ricaricare le pile e nel finale si è difesa ancora bene dall’agguato dell’appostata Aida Vdo, a media di 1.17.2. Terzo posto per Armstrong Luis sulla stanca Avion Top, mentre Anzon aveva sbagliato nella giravolta.

Nel Premio Iacob del Ronco, la corsa gentlemen di giornata, il favorito Zefir delle Badie è volato al comando e ha provato la fuga in avanti a suon di parziali (600 inziiali in 42, km in 1.12 e frazioni) ma nei 300 finali ha appesantito l’azione e in retta è stato sorvolato da Viper Pink: ben guidata dal bravo Vitorio Bosia, l’allieva di Andrea Guzzinati ha mosso ai 500 finali e ha colto in crisi il battistrada svettando a media di 1.14.8, mentre con bel finale a centro pista Victor Polet Si ha privato anche della piazza d’onore l’esausto Zefir delle Badie. Sfortunato Zayn Malik, intralciato dall’allargamento in retta di Zingara Three che lo ha agganciato e indotto al’errore mentre stava avanzando bene: l’allievo di Alessandro Marucci avrebbe lottato per un buon piazzamento (era davanti a Victor Polet Si).

Una delle prestazioni migliori della giornata l’ha fornita Brand Roc nel Premio Unica Donna, la prova sui 1650 metri per cavalli di 3 anni che ha concluso il pomeriggio: il portacolori della scuderia Sant’Eusebio, con Filippo Rocca in cabina di regia, ha “sparato” un parziale notevole sulla retta di fronte, raggiungendo il battistrada e favorito Boys Stecca per liquidarlo già in curva e allungare sicuro in retta. Media di 1.13.7 per il vincitore che ha demolito il precedente personale. Boys Stecca ha avuto poco da opporre sulla progressione del vincitore pagando probabilmente i violenti 500 metri iniziali all’esterno che gli erano serviti per sfondare al comando, ma è rimasto comunque secondo davanti a Brooklyn Breed e Banderas Ferm.