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(Foto Dena - Snaitech)
La zampata di Unica Cagemar
22 Novembre 2020

Appuntamento domenicale con il trotto a La Maura. Al centro del convegno la prima edizione del Trofeo intitolato al grande driver tedesco Hans Fromming, articolato in due batterie e finale. Nella prima eliminatoria, riservata a cavalli di cat. E/F, c’è stato l’assolo di Uncle Nico: affidato da Cosimo Cangelosi ad Andrea Guzzinati, il portacolori di Salvatore Madonia ha azzeccato una giravolta perfetta respingendo Seduttore Park, si è poi bevuto il miglio tutto d’un fiato e ha chiuso a media di 1.13.6, pedinato come un’ombra ma mai realmente minacciato da Seduttore Park. Noble Nord Fro, terzo dal via, è andato in difficoltà ai 500 finali, superato da Mon Cherrie Venus che a intervallo ha così conquistato il terzo posto davanti a Vita Breed, a sua volta prevalente sul deludente allievo di Andrea Sarzetto.

Ancora Andrea Guzzinati nel Premio Nike Hanover, la seconda batteria del Trofeo, e anche qui il driver torinese ha azzeccato una giravolta volante con Visia Spin, che dal 10 è passata in meno di 200 metri su Tinto del Nord: una volta in testa, la portacolori di Leonardo Vastato ha risposto al pressing di Uma D’Asti, allungando sull’ultima curva e in retta tenendo in rispetto il tentativo di Unica Cagemar (giocatissima): sul calo di Tinto del Nord, Uma D’Asti è scesa in corda ma nel finale è stata rimontata da Viola Trio per il terzo. L’ultimo posto utile per la finale lo ha conquistato Ultras Grif.

Unica Cagemar e Pippo Gubellini si sono rifatti in finale, merito anche di un’ottima partenza che ha permesso alla cavalla allenata da Chiara Nardo – che si avviava al secondo nastro come gli altri cavalli qualificati dalla seconda batteria – di sistemarsi subito in quarta posizione mentre invece Visia Spin regalava metri al via incappando in una breve incertezza. Unica Cagemar ha iniziato la sua risalita a metà corsa, piombando sulla battistrada Mon Cherrie Venus che dopo un km in 1.12.3 ha detto basta sull’ultima curva: la portacolori della scuderia Rpr si è così ritrovata al comando senza colpo ferire e, ben sostenuta dal suo interprete, in retta si è sottratta agevolmente ai rivali svettando alla media notevole di 1.12.6 sui 1670 metri. Viola Trio ha seguito nella risalita esterna la rivale tentando un attacco in retta ma si è dovuta accontentare del secondo posto davanti a Visia Spin, che ha compromesso la sua prova con la breve incertezza iniziale. Quarta a contatto, finendo bene, Vita Breed.

Nel Premio Civil Action, la prova che ha dato il via al pomeriggio, è arrivato il primo successo in carriera per Capoclasse Italia: reduce dalla bella performance del 3 novembre, l’allievo di Mauro Baroncini con il suo preparatore ai comandi si è esibito in un vigoroso percorso in costruzione mettendo alle corde il battistrada Celsius Mabel Fm con un penultimo quarto in 28.1 per passare in retta e poi difendersi nei metri finali dall’affondo dell’appostata Century As. Media di 1.15.2 per il vincitore.

Oltre alla doppietta da driver, Andrea Guzzinati è andato a segno anche da trainer grazie a Badgirl Fi nel Premio Birago, la prova per cavalli di 3 anni affidati ai gentlemen: con Vittorio Bosia in sediolo, la portacolori della Nuova Mirabello è risalita all’esterno superando prima del km la labile battistrada Brigitte Bardot e nel finale, pur senza rubare l’occhio, è riuscita a portare a casa il risultato a media di 1.16.2. Reduce da errore iniziale, Brivido dei Venti è passato secondo sul traguardo ma è stato poi distanziato dall’ordine di arrivo: il cavallo guidato dal proprietario Pasquale Carlone si è reso colpevole di un doppio danneggiamento, il primo dopo 700 metri ai danni di Biscuit Wf, il secondo in retta a spese di Bice Ek Del Ronco, la quale stava sprintando bene a centro pista e probabilmente avrebbe fatto l’arrivo. Una giornata-no per il gentleman driver, appiedato per 14 giornate. Secondo ha chiuso Bon An, mentre Brigitte Bardot per mancanza di rivali si è aggiudicata la terza moneta.

Vittoria tattica di Aristide Dipa e Fabio Settimio Mollo nel Premio Habit, la reclamare sui 1650 metri per cavalli di 4 anni: la portacolori del signor Giovanni Scrima al via è riuscita ad anticipare Alabama Monroe sfilando in breve su Ayron Blg, si è potuta permettere un primo km di tutta tranquillità sul piede dell’1.17, quindi ha allungato in progressione e in retta ha concluso a media di 1.14.8, mai avvicinata dai rivali. Ayron Blg di misura ha salvato il secondo posto da Ancoratu’, ancora vitale in fondo nonostante avesse affrontato allo scoperto l’ultimo giro.

Piuttosto combattuto il Premio As Usual, la prova per anziani di cat. G: Ultrasonido dopo 500 metri veloci ha superato Sharm El Shekh arrivando al km in 1.14 e frazioni ma a quel punto l’allievo di Francesco Di Stefano aveva esaurito le cartucce. Dalle retrovie sono arrivati gli attendisti: Sogno D’Amore è stato il primo a passare, ma in retta le battute migliori le ha prodotte Senna Trio, che pure aveva dovuto evitare Zirconio Cr di galoppo sull’ultima curva e poi era stato infastidito dal tentativo di anticipo dell’appostato Sharm El Sheikh al termine dell’ultima curva: appena messo dritto, però, l’allievo di Michele Favaron con Marco Stefani in sediolo ha prodotto rush finale travolgente sorvolando Sogno D’Amore a media di 1.14.2. Terzo Sharm El Sheikh su Volterra.