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Ladridibiciclette rimonta Mandorla e centra la prima vittoria della carriera (Foto Dena - Snaitech)
Ladridibiciclette in volata
27 Settembre 2020

Seppure in assenza di maiden in programma, sono stati diversi i cavalli a centrare la prima vittoria in carriera nella domenica di galoppo di San Siro. Ha inaugurato la serie Ladridibiciclette nel Premio Astrea, l’handicap per sole femmine di 3 anni e oltre sui 1700 metri in pista circolare: con Mariolino Sanna in sella, la cavalla di Pieluigi Giannotti è avanzata nella parte interna di pista rimontando nei metri finali l’altra ospite toscana Mandorla che si era sbarazzata di Pizzo Carbonara, la quale aveva acceso la volata in dirittura ma poi è calata nei 200 finali ed è stata battuta per il terzo posto da Sweet Chili.

E’ poi stato il turno di You Ballade nel Premio Newmarket, la reclamare sui 1500 metri per cavalli di 2 anni. Il cavallo allenato da Antonio Marcialis abbassava il tiro dopo una prestazione in maiden non del tutto convincente per ritrovare fiducia e rilanciare le proprie aspirazioni: con Claudio Colombi in sella, il portacolori della At Racing ha corso coperto in pancia al gruppo, quindi si è staccato in testa a testa con Full Lucky nei 250 finali e ha avuto infine ragione della rivale. Terza con buon recupero la debuttante Isola Borromeo.

Ancora il team Giannotti in evidenza nel Premio Spol, l’handicap per velocisti di 3 anni sui 1200 metri, con un altro cavallo maiden e sempre con la monta di Mario Sanna: sui primi sin al via, Ginger e Fred è passato ai 300 finali e ha allungato sicuro staccando i rivali. Sos Help ha provato a replicare all’allungo del coetaneo allenato da Laura Giannotti ma alla fine è stato acciuffato e battuto per il secondo posto da Sun Sea Bar, mentre la battistrada Opaline Dusk sullo scatto del vincitore è rimasta sul passo chiudendo al quarto posto.

Non è stata una prima volta ma… quasi per Worth My Time: dopo la vittoria pisana di aprile 2018, la cavalla di Angelo Mattei aveva infatti collezionato soltanto piazzamenti, alcuni “beffardi” per distacchi minimi come all’ultima uscita ad opera di Solitary Love che qui ritrovava. Stavolta il distacco minimo è stato a suo favore, e un bravo da dato ad Andrea Deias che ha azzeccato i tempi e le mosse. Seconda alle spalle di Rossese che ha imposto un ritmo elevato obbligando il gruppo ad una ordinata fila indiana, la portacolori del signor Enrico Zibellini ha anticipato i rivali appena in dirittura ed è partita in progressione, seguita nei 300 finali dalla sola Riana che però dall’interno ha dovuto cambiare traiettoria e ci ha messo un pò ad ingambarsi: ciò è stato sufficiente a Worth My Time per guadagnare quel vantaggio che ha poi salvato di stretta misura dal veemente ritorno della favorita. Terzo posto per il passista Rossese, ripresosi in fondo.

La seconda eliminatoria del Cavallo di Leonardo Classic, l’handicap sui 2000 metri in circolare, è stata firmato da Enfant Prodige al termine di un vibrante testa a testa con Storm Shelter: con Silvano Mulas in sella, il cavallo allenato da Vincenzo Varchetta ha aggredito il rivale nei 300 finali e ha preso la meglio all’epilogo, costringendo Andrea Fele e Marco Gasparini ad un altro secondo posto dopo quello ottenuto con Mandorla nella prova di apertura. Albareto ha provato a tenere sull’allungo dei primi due e ha chiuso al terzo posto.

Ridotta a soli cinque partenti la seconda eliminatoria del Cavallo di Leonardo Mile, l’handicap sui 1500 metri. Ivan Rossi conosce alla perfezione Declarationoflove e sa come tirarne fuori il meglio: cavallo caratteriale, l’allievo di Eugenio Goldin deve piazzare la stilettata al momento giusto, e il suo interprete è stato perfetto, sfruttando la scia di Such a Fool e poi scattando ai 200 finali per superare in zona traguardo la battistrada Fine Dream, che già era stata beffata dal rivale a inizio luglio in modalità pressoché identiche. Podio completato da Belkhab, venuto a rimontare Such a Fool.

In chiusura di convegno la seconda eliminatoria del San Siro Sprint, per i velocisti sulla distanza minima dei 1000 metri: corsa combattutissima che ha premiato Swallow Street, sicuramente meritevole dopo un paio di validi piazzamenti. Con Sergio Urru in sella, il sauro allenato da Michelino Bebbu, ha corso a ridosso delle prime posizioni, quindi è scattato al largo di tutti ai 200 finali ed è passato in vantaggio, resistendo al ritorno di Black Canyon, che ha lottato come un leone e alla fine l’ha spuntata per il secondo posto sul battistrada Invito A Sorpresa. Quarta a contatto ha concluso Onnessa de Nurra.