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Mera di Breme mette in riga i rivali nella prima eliminatoria del Cavallo di Leonardo Mile (Foto Dena - Snaitech)
Mera di Breme, scatto risolutore
13 Settembre 2020

Andrea Mezzatesta ha aperto e chiuso la domenica milanese di galoppo: monta pulita ed energica in entrambe le occasioni per il jockey romano. Nella prima eliminatoria del Cavallo di Leonardo Mile, l’handicap sui 1600 metri per cavalli di tutte le età che ha chiuso la riunione, Mezzatesta era in sella a Mera di Breme, unica 3 anni al via: la cavalla allenata dal team Biondi ha agito in seconda posizione tenendo nel mirino l’inatteso battistrada Declarationoflove, ha mosso a metà retta passando nell’ultimo furlong e ha resistito con sufficiente sicurezza ai tentativi dei rivali. La volata per il secondo posto è stata risolta di misura da Elixir of Life, nonostante un tragitto tribolato in retta, su Harbour A Secret e Global Myth.

Nel Premio Ocala, la “vendere” sui 1400 metri in pista circolare che ha aperto la riunione, lo schema era stato pressocchè identico con l’ospite romana Lightnevergoesout, che scendeva di livello avendo provato l’avventura in condizionata nel periodo: sistemata in seconda posizione alle spalle della leader Destination West, la cavalla di Vincenzo Fazio è partita all’attacco a metà dirittura e ha lasciato sul posto la rivale con uno scatto autorevole, mentre la battistrada in zona traguardo è stata sopravanzata da Deron Kit per il secondo posto.

Non è qualche si suol dire un “vincente nato”, Solitary Love: in ventinove uscite, il portacolori di Luigi Batzella ha vinto soltanto una volta: è il tipico cavallo cui deve venire tutto bene, e nel Premio Tonale, l’handicap di minima sui 2400 metri in pista circolare, l’evenienza si è verificata anche per la bravura di Nicola Pinna: Solitary Love ha preso come punto di riferimento la favorita Worth My Time, ne ha sfruttato il più possibile la scia nella volata in retta, quindi ha spostato nelle ultime battute e l’ha sopravanzata di precisione in zona traguardo, dopo che l’allieva di Angelo Mattei aveva respinto l’attacco interno di Fil Fede Xam, poi ancora terzo sul traguardo. 

Vittoria “con la pipa in bocca” invece per Secret Mountain nel Premio Corsico, l’handicap sui 2000 metri per purosangue di 3 anni: in scia alla battistrada Plusbellelavie, la cavalla di Eugenio Goldin montata da Ivan Rossi in retta ha presto affiancato la rivale, ha tergiversato il più a lungo possibile aspettando che da dietro arrivasse qualche rivale, ma visto che non si è profilato nessuno nell’ultimo furlong ha allungato, solo blandamente eppure vincendo di due lunghezze e mezza senza minimamente forzare. Impressione di netta superiorità (in una categoria non trascendentale chiaramente) per una cavalla che affrontava la distanza per la prima volta e potrebbe avere scoperto la sua dimensione ideale. Plusbellelavie in testa non si è risparmiata e pur sorvolata dalla vincitrice è rimasta chiara seconda: la volata per il terzo posto è stata vinta da Long Island su Nathan Mistery.

Bis per Nicola Pinna nel Premio Casarile, l’altro handicap per i cavalli di tre anni ma sui 1600 metri in circolare. Anche qui la superiorità del vincitore Lekhin sui rivali di giornata è parsa evidente: dalla quarta posizione, l’allievo di Stella Giordano ha mosso appena in retta ricucendo in poche battute il gap dalla fuggitiva Miss Pinky Pie, prima dell’ultimo furlong l’ha liquidata e ha allungato sicuro verso la meta. Innovate non ha anticipato le mosse del vincitore preferendo gestire le energie e scattando ai 300 finali per centrare il secondo posto davanti a Dubai Marine che ha preceduto Aron Secret.

Nella prima eliminatoria del Cavallo di Leonardo Classic, è intervenuta la Giuria (per l’ennesima volta del periodo) a modificare l’ordine di arrivo. Reo del “fallo” costatogli la retrocessione dal primo posto l’allievo Salvatore Saiu, che in sella al pesino Say You Do dopo avere seguito dal via la battistrada La Grande Assente, è scattato ai 200 finali staccando il gruppo ma al momento del sorpasso ha “chiuso la porta” a Prato Mariante che provava a filtrare all’interno: il glorioso pensionario di Sabrina Zucchelli è stato costretto a ripartire da fermo e ha poi lottato nella convulsa volata terminando quarto dietro Punta di Diamante e Mati Megabyte. Say You Do è stato così retrocesso al quarto posto (dietro al cavallo vittima del danneggiamento) mentre la vittoria è andata all’ospite toscano Punta di Diamante, con Mario Sanna in sella, finito forte a centro pista evitando la bagarre in pancia al gruppo.

Sebbene al rientro dopo undici mesi di stop, Lamarck ha fatto valere i diritti di una classe superiore siglando il premio Lazzate, la reclamare sui 1800 metri in pista circolare per cavalli di 3 anni e oltre: con Luca Maniezzi in sella, l’allievo di Karoly Kerekes è avanzato in retta superando prima del paletto dei 200 finali Barbizon Plaza e si è disteso facilmente verso il traguardo. Barbizon Plaza ha trovato al via l’opposizione di Alanui e si è adeguato in seconda posizione senza potere attuare la consueta tattica d’avanguardia: ai 400 finali è passato in vantaggio provando l’allungo, nulla ha potuto sulla progressione del vincitore ma ha salvato il secondo posto da Sweet Chili.