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Alessio Pollioni esulta in sella a Mezajy, dominatore del Premio Celeste Citterio (Foto Dena - Snaitech)
Mezajy, il terzo incomodo
7 Aprile 2019

Diviso tra piano e ostacoli il programma di corse di domenica: prova di cartello era il premio Celeste Citterio, condizionata per cavalli di 5 anni e oltre sui 3600 metri del percorso in siepi, tradizionale prova di preparazione alla Gran Corsa Siepi, nella quale si guardava a Morning Star e Live Your Life, pedine delle due scuderie “imperanti” (rispettivamente la scuderia Aichner e Christian Troger) e invece a spuntarla è stato il terzo incomodo Mezajy, che veste la giubba altrettanto gloriosa di Paolo Favero e che alla fine si è imposto con pieno merito: con un perfetto Alessio Pollioni in sella, Mezajy ha seguito da vicino il battistrada Morning Star per sferrare l’attacco sulla piegata, insistere e infine piegare la resistenza del rivale nel tratto ultimo. Live Your Life sul cambio di ritmo è sembrato in leggera difficoltà ma è comunque rimasto a contatto e ha chiuso terzo a ridosso, mentre gli altri due si sono staccati progressivamente.

Anche l’apertura di riunione era dedicata ai saltatori, e ha regalato uno spettacolare arrivo a tre: sugli impegnativi 4000 metri del percorso cross country del Premio Cossato, la condizionata per fantini e amatori, ne sono stati protagonisti Lunatorio, leader per gran parte del percorso, insieme ad Hades e e Nando che lo hanno incalzato nel tratto finale; ed è stato proprio quest’ultimo, Josef Bartos in sella per il training di Josef Vana jr, a prendere la meglio sull’ospite presentato da Jana Novakova; Mentore è invece calato nel tratto finale, forse soffrendo la distanza.

L’ultima prova in ostacoli del pomeriggio era il Premio Madesimo, una vendere in siepi sui 3000 metri, che ha registrato la vittoria di Noisemaker: ben montato da Niklas Loven, il cavallo allenato da Davide Pacifici ha seguito da vicino Amaranthus e Spin A Disc, che hanno dettato il ritmo in coppia, per passare in vantaggio sulla diagonale breve, allungare in progressione e staccare nel tratto ultimo. Sulla caduta di American History sull’ultimo ostacolo e sul calo di Amaranthus, è emerso al secondo posto Option Be.

Il programma in piano si è apeerto con un arrivo tutto al femminile: My Grey Hope e Varelsa si erano già incontrate sulla sabbia a Varese e in quella occasione la grigia di Valeria Toccolini aveva preso la meglio, ma sui 1200 metri in pista dritta del Premio Agogna, l’handicap  er cavalli di 3 anni, la cavalla allenata da Bruno Grizzetti si è rifatta sulla rivale che pure ai 250 finali si era presentata col piglio della vincitrice passando anche in leggero vantaggio: sotto la spinta di Silvano Mulas, la portacolori della Immobiliare Casa Paola è però riuscita a rientrare con grinta. Più indietro l’altra femmina Rapture ha regolato Sopran Speedsol, battistrada iniziale, per il terzo posto.

Nonostante il top weight, Battle Commence ha imposto la sua legge nel Premio Cogliate, l’handicap sui 1700 metri in pista grande per cavalli di 4 anni e oltre: con Ivan Rossi in sella, il cavallo di Eugenio Goldin si è avvicinato progressivamente a centro pista e ha poi cambiato marcia ai 300 finali, agguantando e sorvolando nell’ultimo furlong Zampa di Velluto che era passata ai 250 finali sul battistrada Mister Maestro. Strettissimo l’arrivo per il terzo posto, con Ragstone Sand che filtrando tra i cavalli e nonostante un percorso poco pulito è  riuscito a rimontare all’ultimo tuffo Stundaiu e Mister Maestro.

Bella conferma di Stardestelle nel Premio Nero, l’handicap sui 1200 metri per cavalli di 4 anni e oltre: con Silvano Mulas (al secondo centro del pomeriggio), la cavalla di Luciano Vitabile ha guadagnato il comando e con un allungo perentorio ai 300 finali si è resa intangibile per i rivali. Il secondo posto se lo sono conteso Abbey Road e Yakima, terminate vicine nell’ordine su Stealth Mode, che invece è leggermente calata nel finale.

Bis anche per Ivan Rossi nel Premio Cesate, la reclamare sui 1700 metri in pista media per cavalli di 3 anni, stavolta con la giubba della Dioscuri: Ravarino ha confermato il pronostico passando in vantaggio a traguardo lontano e tenendo in rispetto i rivali sino in fondo. Regina Baia e Red Desert si sono lanciati all’inseguimento del fuggitivo e si sono disputati il secondo posto, andato di misura alla femmina.