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Musa D'Oriente torna al successo sfuggendo a Prigioniera (Foto Dena - Snaitech)
Musa D’Oriente ritrova la via
13 Aprile 2019

Convegno del sabato diviso tra piano e ostacoli, non privo di spunti di interesse in entrambe le discipline. La copertina spetta  al Premio Miss Gris, condizionata sui 1600 metri in pista grande per femmine di 4 anni e oltre: commentare una vittoria di Musa D’Oriente fa sempre  piacere, soprattutto se arriva a riscattare un’ultima prova incolore che aveva sollevato qualche dubbio sulle sue comprovate doti di “cavalla d’acciaio”: a Capannelle la campionessa di Marco Gonnelli aveva accusato un rialzo febbrile, oggi ha riassaporato la gioia del traguardo seppure non senza sofferenza. La portacolori di Massimo Soldati ha impostato il consueto cliché d’avanguardia senza dannarsi troppo l’anima, ai 400 finali ha dovuto allungare sull’attacco deciso di Party Goer e nel finale ha tirato fuori la grinta e si è salvata di misura da Prigioniera che ha provato a sorprenderla all’interno. Close Your Eyes è rimasta un pò sul passo ai 400 finali, poi si è ingambata terminando forte e rimontando nelle ultime battute la solita, encomiabile Pizzo Carbonara per il terzo posto. Party Goer ha mollato la presa nell’ultimo furlong, Key Master si è avvicinata solo nel finale, probabilmente pagando come Close Your Eyes uno schema di corsa non ideale.

Il resto del programma in piano proponeva due maiden e un handicap valido come II Tris. Nel Premio Scuderia Aurora, la maiden per cavalli di 3 anni sui 1400 metri in pista dritta, abbiamo assistito ad un debutto che potrebbe rivelarsi molto interessante: Brasilian Man, genealogia regale (Teofilo e Alta Fedelta’) e giubba prestigiosa della Incolinx, si è presentato bene, regolando i coetanei con un certo stile stile dopo aver rimediato ad una partenza non felicissima: Fabio Branca è stato bravo a farlo assestare e poi a ricavarsi lo spazio tra i cavalli ai 600 finali, il cavallo di Nicolo’ Simondi ha fatto il resto sottomettendo dopo testa a testa nei 400 finali un generoso Enigma Code, che aveva guidato dal via e ha confermato la vittoria recente. Per il terzo posto Illegal Bullet ha rimontato Aetherler.

Un debuttante a segno anche nel Premio Scuderia Ronchetto, l’altra maiden per i tre anni, sui 1800 metri in pista media: Waidmannsheil (da Camelot e Winged Valkyrie), training del team Biondi e la monta di Andrea Mezzatesta per i colori della scuderia Larac, si è impegnato dal via ai lati del battistrada Natam per passare in retta e sottrarsi ai rivali. Tra questi è emerso con buon recupero Thunderstorm su Dollar Days.

Al rientro da novembre, Black Canyon si è fatto subito preparare pronto e ha vinto di prepotenza il Premio Staffora, l’handicap di minima sui 1000 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni e oltre: il cavallo di Federica Tomasini si è mantenuto sui primi, poi Silvano Mulas lo ha richiesto ai 300 finali e Black Canyon ha piazzato una bella progressione staccando nel finale e centrando la prima vittoria della carriera. L’avversario più insidioso alla fine è risultato Chill Gioffry, finito forte nei 200 finali, mentre Boba Fett ha chiuso terzo vicino.

Nel segno della famiglia Vana le tre corse riservate ai saltatori. Sebbene fosse al rientro da un anno esatto, Accelerator ha siglato in bello stile il Premio Whispin, la vendere sui 3600 metri del percorso in steeple: con Josef Bartos in sella, il cavallo allenato da Josef Vana jr ha in breve preso il comando delle operazioni e nel tratto finale non ha avuto grosse difficoltà a staccare dai rivali. Il portacolori della scuderia Aichner aveva già vinto sugli ostacoli alti in Francia, mentre nell’unica precedente esperienza italiana era terminato terzo dietro due soggetti stimati come El Calife e A Pigalle. Star Maker (training di Josef Vana sr) è stato l’unico a restare nei “paraggi” del vincitore nel tratto finale, mentre Shiloh ha risolto la lotta per il terzo posto su Ranger No Risk.

Pronto bis per la scuderia Aichner e per la connection Josef Vana jr-Josef Bartos nel Premio Bullona, il discendente sui 3000 metri del percorso in siepi grazie a Brunch Royal: già a segno in bello stile tre settimane fa sulla pista, il castrone da Sunday Break dopo corsa d’attesa è entrato in azione sulla diagonale breve superando il battistrada Chateaudemalmaison e nel finale ha ribattuto colpo su colpo al duro attacco di Cheap Thrill. Chateaudemalmaison è rimasto al terzo posto.

Dopo le piazze d’onore ottenute nelle due prove precedenti, “papà” Vana sr si è preso la copertina nel Premio Tatti Jacopo, la siepi novices sui 3000 metri per cavalli di 4 anni e oltre, grazie a Sargas: ben calibrato in avanti da Jan Kratochvil, il portacolori della scuderia Tania-Vana ha tenuto a bada nel finale Change Maker che lo ha seguito da vicino sin dal via. Kapjahr, atteso dopo la buona prova di debutto, non è stato proprio impeccabile sui salti perdendo qualche battuta nel tratto finale e si è dovuto accontentare del terzo posto.

In settimana è venuto a mancare Carlo Ferrari, grande fantino (in piano come in ostacoli) che ha scritto pagine importanti dell’ippica italiana: l’ippodromo di San Siro gli ha reso omaggio con un minuto di silenzio.