NON SOLO CORSE, IL PARCO
La storia del Parco botanico

Intorno alle piste da corsa, cuore pulsante degli ippodromi, una cornice naturale intrisa di storia e cultura avvolge e coinvolge tutti coloro che vi accedono. Nell’autunno del 1918 vennero effettuate piantumazioni e trapianti di esemplari dalla vicina area del Lido di Milano. Oggi sono presenti 72 specie arboree in parte autoctone, in parte importate da vari paesi del mondo. L’architetto Vietti Violi, progettista dell’intera struttura sportiva, curò anche la sistemazione a verde dell’area, ed in special modo l’ingresso principale, con l’allestimento di una grande fontana ed un arredo in stile “coloniale” con palme Cicas e Camerops Excelsa, tipico di molte ville importanti dell’epoca.


Acquerello con l’edificio all’ingresso e la fontana. Bozzetto per l’allestimento dei fiori con i loghi degli sponsor di San Siro
© Archivio Ippodromi di San Siro

Scatto ripreso dall’esterno dell’ippodromo.
© Archivio Ippodromi di San Siro

Ingresso con fontana.
© Archivio Ippodromi di San Siro
Programma natura

Dal 1919 il conte Emilio Turati, appassionato botanico, dotò man mano il Parco di rari esemplari provenienti da varie parti del mondo. Successivamente sono state realizzate delle schede botaniche che hanno permesso di realizzare attraverso il “Programma Natura” un opuscolo che raccoglie e porta a conoscenza questo patrimonio arboreo.


L’opuscolo “Il Parco di San Siro – Programma Natura”.
© Archivio Ippodromi di San Siro

Ritratto fotografico di “Un frequentatore celebre di San Siro: Ernest Hemingway”.
© Archivio Ippodromi di San Siro
Le specie arboree del Parco

Magnolia
© Archivio Ippodromi di San Siro


© Archivio Ippodromi di San Siro


© Archivio Ippodromi di San Siro


© Archivio Ippodromi di San Siro
Il ciliegio di Falbrav

A partire dagli anni Trenta il parco si è impreziosito di alberi anche grazie ai proprietari dei cavalli vincitori del Gran Premio del Jockey Club che, in occasione di ogni vittoria, donavano una pianta all’ippodromo. L’ultima piantumazione, avvenuta nel 2002, riguardò invece la grande impresa del cavallo Falbrav alla Japan Cup, per la quale il proprietario del campione milanese donò un ciliegio, una delle specie più rappresentative del Giappone.

Piantumazione del ciliegio in onore del cavallo Falbrav nel parco dell’Ippodromo di San Siro, 2002.
© Archivio Ippodromi di San Siro