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Calmly, ospite francese all'Ippodromo Snai San Siro del programma di sabato 20 maggio, vince il Premio Incisa con in sella Antonio Orani (Foto Dena - Snaitech)
PARLA FRANCESE IL PREMIO INCISA CON LA VITTORIA DI CALMLY, MENTRE IL PREMIO NOGARA VA A HEY HONEY NEL SABATO A SAN SIRO
20 Maggio 2023

All’Ippodromo Snai San Siro di Milano una giornata di galoppo, seppur condizionata dalla pioggia, che ha regalato emozioni: il terreno allentato e faticoso, infatti, è stato senza dubbio sun fattore importante per le gerarchie odierne, ma i risultati del campo sono stati inequivocabili. Il Premio Mario Incisa della Rocchetta ha parlato francese, con la ospite Calmly che prendeva il margine giusto negli ultimi 100, respingendo il tentativo serio di Beirut, con le due che andavano a giocarsela da sole mentre The Dams calava e Taany rimontava troppo tardi; una Calmly, ex portacolori della Regina d’Inghilterra rilevata dal Team Valor, che molto probabilmente rivedremo nelle nostre Oaks.

Nel Premio Nogara, che ricorda sempre Mil Borromeo, è andata a segno con estrema perentorietà Hey Honey, che confermava la sua crescita e migliorava ancora il quarto posto del Regina Elena con questa grande vittoria. Niente da fare per Sharaze e la sorprendente Mamaheart, finite sul podio alle sue spalle, con Pure Circle a strettissimo contatto e con Just Do It, Miss Profile e Lacrima D’Amore che hanno tutte corso con onore.

Non solo listed per le femmine di 3 anni, ma anche un handicap di categoria più buona valido anche come Quintè sui 1.800 metri, dove Sopran Urania, nel Premio Ernest Hemingway in chiusura di riunione, scappava sfruttando il pesino rendendo inutile il finalone di Maleducata, che faceva in tempo a prendersi il secondo su Emperor Jade. Policasta e Tartana completavano i buchi per il Quintè.

I 3 anni avevano a disposizione il Premio Amici Fantaippici, un handicap di buona categoria per i velocisti puri sulla distanza minima che il favorito Jack Folla non si faceva sfuggire con un allungo molto sicuro dopo aver seguito facile in seconda linea; su questa dirittura va sempre come un treno, su tutte le distanze. Secondo Silando, anche lui in ottima forma, e terzo Bal Masque, con un furlong in più sarebbe stato più insidioso di certo.

Apriamo il capitolo per gli anziani, che avevano a disposizione tre handicap, due di categoria ottima divisi per distanza, miglio e doppio chilometro, e uno discreto per i fondisti. Tra questi, per il Premio Manlio Cancogni in apertura di pomeriggio, era Charlie Max a concedere il bis, replicando appunto al precedente successo dopo aver piegato Amica Mia nel duello andato in scena poco prima dell’ultimo furlong.

Nella prova sul doppio chilometro di cui si accennava, valido come Premio Tuscan Gaze, era invece un Al Joy edizione super lusso a mettere tutti in fila, partendo in avanti con grande decisione e prendendo progressivamente vantaggio fino a rendersi assolutamente intangibile a qualsiasi attacco, compreso quello di Capotempesta, chiaro secondo davanti ad un Baballi che si confermava in un buon momento e ad un Caterpillar venuto avanti dopo il rientro.

In quello sul miglio, per il Premio Stalloni Shadwell, altrettanto incerto ed equilibrato come il precedente, picchiava ancora volta duro Lucifero, che piazzava lo scatto giusto emergendo dal gruppone che fino ai 200 finali era ancora compattissimo; anche per Lucifero si è trattato di un bis, visto che arrivava da un’altra vittoria molto valida, e nella forma attuale non è affatto escluso che la sua serie possa terminare, anzi. L’unico in grado di tenergli testa è stato Wassim, molto seguito al gioco, mentre per il terzo posto What You Can e Ira Degli Dei finivano in linea con un leggerissimo margine per il primo citato.