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Con Doctor Caf Pietro Gubellini sigla la prima delle tre vittorie di venerdì 5 a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
NEL VENERDÌ DI TROTTO ALL’IPPODROMO SNAI LA MAURA DI MILANO TRIPLETE DEL DUO PIETRO GUBELLINI E FAUSTO BARELLI
5 Maggio 2023

Nel segno di Fausto Barelli e Pietro Gubellini il convegno di venerdì a La Maura: l’affiatato team di Bareggio ha fatto “percorso netto” centrando tre vittorie con i tre allievi impegnati nel pomeriggio. E’ pur vero che si trattava di tre chiari favoriti, ma le affermazioni sono state perfettamente in linea con quanto espresso dalle quote, quindi nette e inequivocabili. Merito anche di un Pietro Gubellini (già autore di un doppio martedì sulla pista) perfino sorprendente nel ruolo di estremo “calcolatore”. La suite è iniziata nel Premio Dimitri Ferm, la condizionata di apertura sui 2250 metri per cavalli di 4 anni che era anche la prova più ricca della riunione dove Doctor Caf è stato puntualissimo a rispondere presente all’appello: una volta sfilato al comando su Dynamite Bar e dopo un primo km comodissimo appena sotto l’1.20, il risultato era ormai blindato, ma il figlio di Victor Gio ha comunque voluto dare un saggio dell’attuale stato di salute con un km finale volato in 1.10.6, che ha abbassato la media finale a 1.14.5. Chapeau davanti a un soggetto che sprizza salute da tutti i pori. Al cospetto di cotanto avversario non ha sfigurato Demetrio, costretto a “sciropparsi” l’ultimo giro supersonico all’esterno scoperto e comunque capace di emergere al secondo posto. Sfruttando la scia del rivale Diabel ha chiuso terza, mentre l’appostata Dynamite Bar ha accusato in retta.

Sempre per i colori di Angela Affinito, il team ha concesso il bis nel Premio Akela Pal Ferm, la prova sul miglio per cavalli di 3 anni, con lo stimato Encantador Laksmy. Rispetto al percorso d’assalto che lo aveva visto svettare a Torino, il figlio di Bold Eagle qui ha avuto uno schema nettamente più comodo: è sfilato in testa dopo 600 metri, ha controllato le mosse dei rivali e in retta si è esibito in un allungo imperioso firmando il nuovo personale di 1.12.2. Eridamia ha scelto saggiamente di non opporsi al favorito e seppure un pò a fatica ha difeso il secondo posto dall’affondo di Ezechiele Lud. In errore all’imbocco della prima curva l’altro atteso Eton di Poggio.

Il tris è arrivato nel Premio Allevamento Ferm, la maratonina a resa di metri che Caronte Trebi’, sfruttando la favorevole collocazione allo start, ha monopolizzato praticamente dal primo all’ultimo metro: l’errore di Chanel dei Veltri ha reso ancor più semplice il compito al portacolori della Super Fantastica, che è passato al comando senza colpo ferire dopo mezzo giro, ha passeggiato indisturbato fino al miglio (in 2.08) e ha poi salutato i rivali in retta chiudendo a media complessiva di 1.17.4 sui 2700 metri. Il penalizzato Batman Ross ha approfittato dell’allargamento generale per guadagnare la scia del rivale ai 400 finali, ma in retta poco ha potuto sull’allungo imperioso del vincitore, mentre la volata per il terzo posto è stata risolta da Amarcord.

Ritorno al successo per Braveheart Ek nel Premio Victor Ferm: più centrato che in altre precedenti occasioni, il cavallo allenato e guidato da Max Castaldo ha ottenuto strada dopo 600 metri da Caramello Alan e ha poi controllato lungo il percorso il serrate di Brother’s, respingendo con una certa sicurezza la minaccia del rivale a media di 1.13.9, mentre Charlize Run Moon ha rimontato per il terzo posto Claymore Cup.

Il Premio Natura Ferm, la reclamare sui 1650 metri per cavalli di 4 anni, era risolta in bello stile da Dynamo Cam Bar: anticipata nella risalita esterna da Don Toni Jet, l’allieva di Giuseppe Prestipino affidata a Andrea Farolfi ha allora sfruttato il “lavoro sporco” del rivale – che si occupava di vincere la resistenza della labile battistrada Don’t Stop Roc, per travolgerlo in retta a media di 1.14.4, mentre Don Toni Jet salvava almeno il secondo posto da Dorothy Moon.

Nel Premio Brillant Ferm, la maiden sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, dopo una serie di prestazione promettenti arrivava il turno di Ethel del Ronco: ben guidata da Edo Loccisano, la cavalla di Pietro Demuru dopo corsa d’attesa approfittava in retta dell’ennesimo svarione di Enterprise Wise L per svettare al record di 1.14.3. Errore a parte, la figlia di Iulius del Ronco sembrava averne di più del rivale, che comunque aveva avuto schema non facile affrontando gran parte dell’ultimo giro in terza ruota sull’anticipo di Elegant Joyeuse: quest’ultima, seppure in calo, restava seconda su Enjoy Stecca.

I gentlemen erano protagonisti nel Premio Vincent Ferm, un invito sui 1650 metri per cavalli anziani: a segno mercoledì ad Albenga, Simone Tinti centrava il secondo successo personale della settimana con Zanzibar di Grana, che incurante della risalita esterna in terza ruota nei 600 finali, in retta proponeva le battute migliori e regolava sul filo di lana di Zinial, che in retta era tornato a sopravanzare Celsius Mabel Sm (poi ancora terzo) dopo avergli concesso strada nella fase iniziale.