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Capital Mail (A.Di Nardo) domina il Premio Encat 2024 (Foto Dena - Snaitech)
Capital Mail non delude le aspettative nel GP Encat – Trofeo Bruni Costruzioni in UNA DOMENICA DI FESTA ALL’IPPODROMO SNAI LA MAURA DI MILANO
25 Febbraio 2024

All’Ippodromo Snai La Maura di Milano è stata una domenica graziata dal meteo che ha regalato il sole e delle temperature quasi primaverili. A bordo pista, oltre agli spettatori appassionati di trotto, anche un buon numero di famiglie e di bambini che hanno potuto divertirsi con lo staff dell’animazione a tema Harry Potter. In pista, nell’ultimo appuntamento in calendario a febbraio con sette corse valide per la 13^ giornata stagionale, ha tenuto banco il Gran Premio ENCAT – Trofeo Bruni Costruzioni alla 6^ uscita.

La prova di Gruppo III sui 2250 metri, secondo appuntamento di cartello della stagione per il trotter milanese dopo il Premio Locatelli di due settimane fa. Capital Mail ha saputo onorare il ruolo di favorito e lo ha fatto in una maniera che non ha ammesso repliche, nonostante i dubbi legati al rientro e al cambio di gestione. Ma, come si era già visto nella prova pubblica di qualche settimana fa a Firenze, Gennaro Casillo lo ha presentato in condizione brillante, Antonio Di Nardo in sulky è stato un… sicario implacabile e così il figlio di Nad Al Sheba non ha avuto difficoltà a imporre la sua legge confermando di essere un soggetto da Gruppo 1. Al via ha facilmente difeso il comando mentre il rivale dichiarato Banderas Bi è rimasto all’esterno perché la scia di Capital Mail è stata mantenuta da Agrado: una volta in testa – e con il rivale dichiarato costretto al percorso più difficile – la corsa è stata tutta in discesa per il portacolori di Saverio Cortese, che ha fatto i propri comodi con un primo km in 1.16 e poi ha allungato in progressione nell’ultimo giro, facendo il vuoto sull’ultima curva e poi amministrando in retta il largo vantaggio per chiudere a media di 1.12.1, con l’ultimo km supersonico sotto l’1.10 ma da interpretare perché la retta è stata percorsa in totale relax. Il Lotteria sembra la destinazione più logica per il vincitore, magari passando dal Criterium de Vitesse visto che sulla pista di Cagnes Capital ha vinto il Department des Alpes Maritimes. E veniamo ai battuti: ha corso come al solito benissimo Daughter As, che dopo aver rinunciato al lancio, ha seguito nella risalita esterna Verdon Wf sul penultimo rettilineo e, una volta che il rivale ha esaurito lo spunto, ha proseguito finendo in piena spinta, mentre Dilva Jet, terza in corda, si è liberata in retta e ha rimontato per il terzo posto il vincitore della scorsa edizione Agrado. Poco da fare per Banderas Bi, penalizzato dallo schema, al di sotto delle attese anche l’altro favorito della vigilia, ovvero Boccadamo, che dalla coda del gruppo ha provato a seguire nella risalita Daughter As ma ai 300 finali non è riuscito a perseverare il suo sforzo.

Di contorno alla prova principale, il bel programma domenicale proponeva altre corse interessanti. Interpretazione da applausi di Pietro Gubellini in sulky a Cardoso Dr nel Premio Sec Mo, l’invito a resa di metri per buoni anziani: l’allievo di Fausto Barelli era velocissimo nella partenza da -20 ma ancora più veloce era il compagno di nastro Virtuale che addirittura si sistemava secondo e poi ne controllava le mosse: Gubellini però lasciava che l’allievo di Casillo si occupasse di debellare la resistenza del battistrada Beverly Star, nel frattempo badava a tenere chiuso Corallo Pisano, quindi si riavvicinava sull’ultima curva e piazzava le battute migliori in retta a media di 1.11.6 sui 1670 metri, mentre Corallo Pisano si liberava tardi e chiudeva secondo rimontando il generoso Virtuale.

Sembra pronto per il salto di categoria Express D’Arc: il cavallo di Erik Bondo guidato da Santo Mollo dominava in lungo e in largo il Premio Lisa America, la ricca prova sui 1650 metri per buoni 4 anni in chiusura di giornata. Rientrando facilmente al via ai rivali, controllando la risalita esterna di Elleboro Dr e poi vincendo in maniera molto easy al nuovo personale di 1.12.2, con 600 finali volati in 42. Eridamia sfruttava la scia del vincitore per chiudere seconda su Extra Wind, finita bene in retta dopo aver seguito nella risalita esterna il compagno di training Elleboro. 

Antonio Di Nardo era il mattatore del pomeriggio con un triplo. Prima del successo nel Gran Premio, il driver campano si era imposto in versione “catch” con Funny Girl per Mauro Baroncini nel Premio Record Ok, la prova sui 1650 metri per buoni 3 anni: la battaglia per il comando era vinta da Fakir Roc, che con il favore della curva riusciva a contenere Funny Girl (con Folletocar che sbagliava tra i due) e poi riduceva drasticamente il ritmo tanto che il km si completava in 1.16.5: il portacolori della Sant’Eusebio tornava ad allungare ai 400 finali, ma in retta doveva arrendersi allo speed della portacolori della scuderia Althea che svettava chiaramente a media di 1.14.4. Prestazione positiva, perché la figlia di Vitruvio aveva partecipato al parziale iniziale e nonostante lo strappo è stata molto “cattiva” nei 250 finali. Sull’errore di Fuoco degli Dei (che stava sprintando bene) ha chiuso al terzo posto First Time Roc, rimesso dopo l’errore marcato in fase di allineamento, mentre Folletocar ha confermato di non attraversare il miglior momento e dopo essersi rimesso dall’errore iniziale e aver provato a recuperare all’esterno, tornava a sbagliare sull’ultima curva.

L’altro successo del pomeriggio AdN lo centrava con Evanti Spritz nel Premio Ghenderò: sveltitosi in partenza, il cavallo di Gennaro Casillo (due successi nel pomeriggio) non aveva grosse difficoltà a conquistare il comando, gestiva il ritmo sull’avanzata di Epicureo Jet e in retta allungava sicuro per conquistare un facile successo a media di 1.14.2. Epicureo Jet in retta veniva rimontato per il secondo posto dall’appostata Eeva’s Hope, mentre nella corsa ridotta ad una volata gli altri avevano poco spazio per intervenire.

Il Premio intitolato a Gainsford non poteva che avere come vincitore Pietro Gubellini (che con il figlio di Desert King ha vinto il primo gran premio della carriera): in effetti gli “astri” hanno voluto che la corsa venisse al bacio al driver milanese, che con il suo Fortedeimarmi Dr ha seguito sornione in terza posizione il duello prolungato tra Fuoco del Ronco e Faharajah One, si è avvicinato ai due sull’ultima curva, è passato in retta e a media di 1.14.3 è sfuggito al finale incisivo di Fonzie Mabel, mentre sul palo Fast’N’Furiuss ha privato la generosa Faharajah One (guidata con eccessiva baldanza) anche del terzo posto.

Gentlemen ad aprire il convegno milanese nel Premio Lemon Dra, una prova sui 1650 metri per cavalli di cat. E/F che la favorita (giocata) Diva Ferm ed Enrico Colombino dominavano tatticamente dal primo all’ultimo metro, controllando all’esterno il controfavorito Den Ghiu Gnafà e poi staccando facilmente in retta. Media finale di 1.13.3 per l’allieva di Mauro Baroncini, con Drujba in grado di sfruttare la posizione e rientrare per il secondo posto al generoso Den Ghiu Gnafà.

Ora, con febbraio alle spalle, si entra nel mese di marzo con due soli appuntamenti all’ippodromo di via Lampugnano 95 a Milano: sabato 9 e sabato 16.