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Atik Dl e Antonio Di Nardo svettano sul traguardo del Premio Encat 2022 (Foto Dena - Snaitech)
Premio Encat: l’acuto è di Atik Dl
27 Febbraio 2022

Un sole primaverile e un pubblico numeroso come non mai hanno fatto da cornice alla splendida domenica milanese a La Maura. La pista ha risposto offrendo corse all’altezza delle aspettative, in primis dalla sua prova di cartello. Il Premio Encat Gruppo 3 che concludeva il trittico dei Gran Premi milanesi di questa prima parte dell’anno è stato tirato dal primo all’ultimo metro con Zaccaria Bar e Vincero’ Gar che hanno subito dato fuoco alle polveri contendendosi il comando, alla fine conquistato dall’allievo di Gocciadoro guidato da Federico Esposito ma al prezzo di 400 metri iniziali in 27.6: Zaccaria Bar (bello in sgambatura) ha proseguito senza mai rallentare completando il primo km addirittura in 1.12.4, raggiunto dal compagno di training Vernissage Grif che aveva dovuto forzare i tempi per anticipare Banderas Bi: il cavallo di Gennaro Riccio però ai 600 finali ha ceduto di schianto, e allora il battistrada ha provato l’allungo prendendo vantaggio anche perché lo stesso Vincero’ Gar appariva in difficoltà: Zaccaria Bar è entrato ancora in buon vantaggio in retta, ma come spesso succede a La Maura (soprattutto sui 2250 metri) la sua azione si è appesantita e i sogni di gloria si sono spenti drammaticamente. Ad emergere è stato Atik Dl, in sulky al quale Antonio Di Nardo ha azzeccato ogni mossa: il driver campano (che aveva già vinto questa corsa due anni fa con Ursa Caf) ha fatto partenza sistemando il suo allievo terzo in corda, ad 800 metri dalla fine ha spostato all’esterno prendendo la scia di Vernissage Grif, poi sul calo del rivale si è prontamente liberato seguendo Brillant Ferm che intanto stava progredendo in terza ruota: in retta il figlio di Look De Star ha piazzato le battute migliori svettando alla media notevole di 1.12.1, solo di un decimo superiore al tempo firmato da Voltaire Gifont nel 2019 (record nelle edizioni di questa prova disputate a La Maura). A Gennaro Casillo il merito dell’ulteriore salto di qualità compiuto dal portacolori della scuderia Usque. Secondo a sorpresa è emerso Agrado, che ha usufruito chiaramente di uno schema che ha favorito gli attendisti ma ha avuto pur qualche intoppo sul penultimo rettilineo. Birba Caf è finita altrettanto forte in retta dopo aver trovato tardi lo spazio per sprintare mentre Zaccaria Bar ha salvato almeno il quarto posto d Brillant Ferm e Vanesia Ek. Vernissage Grif ha sicuramente patito il grosso sforzo e il rientro, ma certamente da un cavallo del suo rango ci si attendeva di più.

Nel Premio Lisa America Delicious Gar archiviava in fretta la prova sfortunata di Vincennes (quinta dopo errore iniziale) e dava un ulteriore saggio delle sue qualità: puledra molto stimata dal Alessandro Gocciadoro, la figlia di Father Patrick sfondava dopo 600 metri su Due Italia e stampava un eloquente 1.12.7, centrando la quarta vittoria della carriera, mantenendo l’imbattibilità sulle piste italiane e soprattutto diventando la nuova primatista della generazione. Due Italia saggiamente preferiva non opporsi a oltranza alla rivale e conquistava un onorevole secondo posto, mentre per le vie brevi Diana Jet chiudeva al terzo.

La migliore velocità di giornata la firmava una sempre più convincente Chance Ek nel Premio Merckx Ok, la prova sul miglio per cavalli di 4 anni: è vero che anche stavolta la cavalla di Barelli ha visto saltare al via la rivale principale (Cash Bank Bigi, probabilmente innervosita dalla lunga attesa in pista per i problemi ai finimenti di un paio di soggetti e poi per le riottosità in partenza di Carlomagno D’Esi) ed è così potuta sfilare al comando senza eccessiva spesa, ma ha comunque trovato in Cherry Top un degno rivale che l’ha subito avvicinata e nel mezzo giro finale ha addirittura provato a impegnarla. Chance Ek ha risposto stampando un quarto finale in 27.5 svincolandosi dalla morsa dell’attaccante e andando a vincere al nuovo record di 1.11.1, per il secondo centro della connection nel pomeriggio. Quinto successo consecutivo, undicesimo in 22 uscite, per la splendida portacolori di Graziano Caprani. Cherry Top restava ottimo secondo, Carlomagno D’Esi complice il calo drastico di Chloe Bar era terzo.

Gentlemen protagonisti nel Premio Concord Roc, in sediolo a cavalli di 5 e 6 anni. Con il favorito Bagheera Lz, Marco Castaldo prendeva partenza lanciata e riusciva a difendere la corda ma il suo allievo, pungolato durante il percorso da Angel Cash prima e da Bravissimo Lp poi, in retta non riusciva a parare la progressione di Baby Spritz: la cavalla di Otello Zorzetto tagliava per prima il traguardo davanti a Baldur, ma prima e secondo arrivato incappavano nei rigori della giuria: la femmina per aver danneggiato all’ingresso in retta, al momento del sorpasso, Bravissimo Lp in calo, il maschio per aver marcato qualche passo falso in zona proibita quando provava a liberarsi dalla schiena di Bagheera Lz: e così il cavallo del team Castaldo con una buona dose di fortuna ritrovava la vittoria a media di 14.4, mentre Beatles Boy Treb sbucava a fare il secondo su Badgirl Fi.

Nel Premio Igor Font il numero al largo della fila sembrava poter creare problemi a Cristallo Arc, ma Andrea Farolfi complice la lotta iniziale tra Clown Regal e Comandante Fi riusciva ad accodare in terza posizione l’allievo di Mauro Baroncini per poi spostare dopo 600 metri in anticipo Camillo Baba e avvicinare gradualmente Clown Regal: in retta Cristallo Arc rinnovava l’attacco e coglieva in difficoltà il rivale che pagava lo strappo iniziale. Il portacolori della scuderia W Giovane Italia centrava così la quarta vittoria della carriera migliorando di un decimo il proprio personale (1.13), mentre nella volata per il terzo posto Caspian Play Font batteva sul filo di lana l’altro Baroncini Capoclasse Italia, liberatosi tardi. In errore nella fase iniziale Clanrio (seguito al betting), male invece Camillo Baba, calato sul penultimo rettilineo quando era in scia al vincitore.

Sull’onda lunga delle tre vittorie di venerdì, nel Premio Cirdan Andrea Guzzinati iniziava alla grande la sua domenica con la facile affermazione di Dea Sprint Bar: l’allieva di Erik Bondo sfilava al comando sulla consenziente Doroty del Sauro, distribuiva a piacimento i parziali e allungava solo nel finale per non dare possibilità alla rivale appostata alle sue spalle di crearle grattacapi. Vittoria e nuovo record (1.14.4) per l’interessante figlia di Muscle Hill, con Deyoz terzo dopo aver provato ad avanzare all’esterno: in errore al via Divino Op, poco centrato di meccanica e più volte falloso lungo il tragitto Drake Gar.

Nel Premio Giuseppe Bi, la maratona per cavalli anziani, tornava al successo in maniera prepotente Aladin Bar: l’allevo di Fausto Barelli confermava la sua abilità nelle partenze tra i nastri conquistando di pacca il comando ma poi lasciava strada a Gambit Brodde ed era spettatore interessato del duello che si accendeva ad un giro dalla fine tra il battistrada e l’attaccante Zarrazza Italia: Pippo Gubellini muoveva in terza ruota sull’ultima curva e sorvolava i duellanti spaziando in retta a media di 1.15.6 sui 2700 metri, mentre Zarrazza Italia vinceva la battaglia personale con lo svedese di Gocciadoro. In errore nella fase iniziale Zilath, che aveva ricevuto attenzioni al betting.