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La gioia di Filippo Monti sul traguardo del Premio Federnat 2020 (Foto Dena - Snaitech)
Premio Federnat: un trionfo per Filippo Monti e Tyl Etoile
3 Ottobre 2020

L’ippodromo La Maura ospitava l’edizione 2020 del Gran Premio Federnat, il “Lotteria” dei gentleman intitolato naturalmente al Presidentissimo Cesare Meli che della manifestazione è stato l’ideatore. Vincitore nel 2016 e nel 2017, Filippo Monti ha iscritto per la terza volta il suo nome nell’albo d’oro ella manifestazione: un premio meritato alla bravura e alla costanza di un gentleman che da anni ormai è ai vertici delle classifiche. 

Partiamo il racconto dalle tre batterie, che hanno visto inaspettatamente uscire di scena i tre soggetti più attesi: la prima “stecca” è arrivata da Virginia Grif, in errore all’imbocco della penultima curva quando era in scia a Zeno del Ronco, che ne aveva anticipato le mosse portandosi ai lati del leader Zaffiro Fb. Tyl Etoile e Filippo Monti cominciavano da qui il loro pomeriggio di gloria: dalla retrovie la cavalla di Alessandro Raspante iniziava la risalita sul penultimo rettilineo migliorando in terza ruota per passare in retta e svettare a media di 1.13.3. Con incisiva progressione nei 400 finali, Troi Holz (Graziano Reggiani) conquistava il secondo posto su Zumba Bi (Mauro Biasuzzi), a sua volta liberatasi solo in retta.

Nella seconda batteria un agganciamento con Vasty di Poggio sul penultimo rettilineo metteva fuori gioco l’atteso Showmar: del “caos” creatosi ne faceva le spese anche Solista d’Esi, non Visia Spin che con Leonardo Vastano muoveva all’inseguimento del battistrada Zefir delle Badie (andato via a tutto gas con km in 1.11.3) per superarlo in retta e imporsi a media di 1.12.7, mentre il cavallo di Paolo Bellucci riusciva a salvare il secondo posto dall’appostato Zar dei Baba, con Michele Bechis in cabina di regia.

Toccava poi a Tinto, subito di galoppo, mandare in “bianco” la punta nella terza batteria. Zoe Ferm provava allora la gara di testa ma poco dopo il km era sorvolata da Universo Jet con il quale Matteo Zaccherini giocava la carta del contropiede: in retta però l’allievo di Andrea Vitagliano affievoliva lo spunto ed era preda della rincorsa di Viola Trio, che con il proprietario Andrea Orlandi passava netta a media di 1.13.1, mentre Tritone Lux e Gaspare Amodeo guadagnavano l’ultimo pass per la finale.

Dopo la delusione nella batteria, Virginia Grif si… consolava nella Consolazione: la cavalla di Alessandro Gocciadoro con Federico Rescio in sediolo dopo percorso arrembante riusciva a piegare nel finale, a media di 1.12.4, il generoso battistrada Uragano del Pino (con Patrick Romano), avvicinato nel finale da Voodoo dei Greppi guidato da Elena Villani.

Si arrivava alla finale con il pronostico diviso tra Visia Spin e Tyl Etoile. Filippo Monti coglieva un bel lancio alla seconda fila sistemandosi subito in terza posizione e da lì poteva controllare le mosse della rivale, che invece aveva avuto qualche intoppo in partenza a causa dell’errore di due rivali della prima fila: pur con un percorso non facile, la cavalla di Leonardo Vastano è apparsa poco incisiva, già in difficoltà sul penultimo rettilineo a tenere la schiena di Ty Etoile la quale invece nel mezzo giro finale ha aumentato il pressing sul veloce Zefir delle Badie (che come in batteria ha tentato la corsa d’avanguardia) ed è passata netta in dirittura al nuovo record di 1.11.9. Vittoria di Filippo Monti, ma anche di Alessandro Raspante che con la figlia di Love You sta facendo un gran lavoro. Per il secondo posto il generosissimo Zefir delle Badie e Paolo Bellucci si salvavano da Zar dei Baba Visia SPin e Zumba Bi, terminati nel classico fazzoletto.

L’altra attesa manifestazione della giornata era la Targa D’Oro, riservata ai venti migliori GD della classifica nazionale 2019, con guide assegnate a sorteggio. In coppia con una cavalla in forma come Une di Nando, Antonio Simioli ha vinto con facilità batteria e finale, e soprattutto nell’atto conclusivo ha dato una “lezione” ai colleghi con una interpretazione esemplare per bravura, sagacia tattica e calma olimpica. D’altronde il gentleman driver campano è uno dei “puri” di maggiore esperienza del panorama nazionale, ma va anche detto che Une di Nando dal passaggio al training di Matteo Restelli sembra aver fatto un bel salto di qualità. In batteria la figlia di Civil Action si è imposta al termine di un comodo percorso di testa in 1.14.3, precedendo sin dal via Quincy Frontline (Luigi Farina jr), mentre Ushuaia Bi (Elena Villani), Vigogna Jet (Filippo Gallo) e Senator Roc (Rebecca Dami) hanno guadagnato il pass per l’atto conclusivo. In finale sembrava potersi ripetere lo schema con Une di Nando subito in testa, ma Quincy Frontline, rimasto all’esterno, è avanzato deciso sulla rivale e Simioli ha deciso di lasciargli strada. Une di Nando ha poi controllato le mosse di Zenny Cup (la vincitrice dell’altra batteria) spostando decisa all’esterno sul penultimo rettilineo per passare, allungare e tenere a debita distanza i rivali, a media di 1.13.5. Zenny Cup ha concluso seconda su Senator Roc confermando l’ottimo momento di forma già mostrato a Torino e soprattutto nella batteria, vinta da cavalla superiore al termine di un percorso interamente allo scoperto, con la prima metà del percorso quasi in costante terza ruota, demolendo in retta la resistenza del battistrada Ulk Grad e andando a imporsi a media di 1.14.3. Una bella conferma per l’allieva di Gaetano Carro affidata a Giuseppe Colantonio. Secondo posto per Viola, che era stata oggetto di attenzioni al betting, chiusa sino in retta dietro Ulk Grad, e terzo posto per Zamora Font: Ulk Grad e Nose Gear (liberatosi tardi) hanno conquistato gli altri posti utili per la finale.

Nella consolazione Ziva Font ha probabilmente potuto sfruttare la freschezza (in batteria – di galoppo sulla prima curva – praticamente non aveva corso) e con Alfredo Sorrentino dopo percorso esterno ha disposto in retta del battistrada Ur del Ronco, sfuggendo in 1.14.6 al finalone di Valgardena Jet (Matteo Zaccherini), che ha corso soltanto la retta. Terzo Ur del Ronco (L. Vastano) su un Tinto del Nord (Antonio Vitiello)  poco brillante come già in batteria.

Oltre alle vittorie in batteria e finale del Federnat, Filippo Monti ha fatto centro anche con Batman Ross nel Premio GD Club Lombardia, la prova sui 1650 metri per cavalli di 3 anni: il cavallo di Andrea Guzzinati è risalito all’esterno portandosi ai lati della battistrada Bogota’ Bi per passare in retta e centrare la quinta vittoria di fila, a media di 1.14.3. Bogota’ Bi ha provato con coraggio a reggere l’assalto del rivale arrendendosi solo in retta: a intervallo Boy Bend Pax ha chiuso al terzo posto.