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Gerardino Jet svetta sul traguardo del Premio Estate Listed (Foto Dena - Snaitech)
Riecco Gerardino Jet
26 Settembre 2020

Bel sabato di corse da San Siro galoppo, con il Premio Estate Memorial Antonio Brambilla, la Listed sui 1600 metri in pista grande per cavalli di 3 anni, che rappresentava la prova principale del pomeriggio. Corsa nei pronostici della vigilia molto equilibrata, come d’altronde confermava il betting abbastanza livellato, con la punta indecisa su chi schierarsi tra i quattro allievi di Alduino Botti, alla fine i più attesi. Era invece piuttosto trascurato Gerardino Jet dopo le ultime prestazioni non del tutto convincenti: e invece i tre mesi di riposo sono evidentemente serviti all’allievo di Antonio Marcialis per ricaricare le pile e ritrovare lo standard migliore. In coda al gruppo capeggiato a buona andatura da Littledidyouknow, il portacolori della At Racing con in sella Carlo Fiocchi, in dirittura ha sfruttato la scia di Only Time fino ai 400 finali, poi ha mosso al largo (su una striscia di terreno dove oggi, a vedere i risultati, si galoppava meglio) e nell’ultimo furlong è passato di slancio su Ranger in Paradise che a metà retta aveva superato la battistrada provando l’allungo: il portacolori della Dioscuri ha accusato la fatica nei 200 finali, superato dai compagni di box Cool And Dry e Only Time che hanno fatto da valletti al vincitore. Incolore l’ospite Be Ahead come anche l’altro di Cenaia Coccoloba.

C’era un’altra prova importante in cartellone, il Premio Duca D’Aosta, condizionata sui 2400 metri in pista grande. Ridotta a soli quattro partenti, la prova viveva sulla sfida lanciata dal 3 anni Masterwin, al rientro dallo splendido terzo posto nel Derby, al principe degli stayer italiani, l’anziano Pretending. Sfida che, almeno per oggi, il giovane portacolori della scuderia Allegria ha vinto, anzi stravinto: Pretending è andato davanti a scandire il ritmo, Masterwin lo ha seguito a qualche lunghezza senza concedergli troppo spazio, quindi ha mosso in retta, lo ha attaccato e sul penultimo furlong, nel giro di 200 metri, lo ha superato di forza. Rientro pieno di promesse per un soggetto che potrebbe essere in grado di recitare un ruolo importante anche sulle lunghe distanze. Frutireu ha tenuto il contatto sinché ha potuto chiudendo terzo.

Il programma prevedeva due maiden per i giovanissimi. In netto progresso rispetto alla prova di debutto, Carrobbio ha dominato il Premio San Babila, quella sui 1500 metri in pista media: secondo dal via, il portacolori della scuderia Jerago allenato da Alduino Botti ha affiancato il favorito Air Bud in retta, ai 350 finali ha cambiato marcia senza trovare la reazione del rivale e ha allungato sicuro verso il traguardo, tagliato con cinque lunghezze di vantaggio su Illiriha, che lungo lo steccato ha battuto a sua volta il deludente Air Bud per il secondo posto.

Gran bel debutto di Midnight Season nel Premio Piazza Affari, l’altra maiden sui 1700 metri in pista media: da War Command e Young Americans, il puledro della scuderia Effevi ha corso all’estrema retroguardia entrando in azione solo in dirittura e si è esibito in una progressione notevole, spaziando nei 300 finali ancora con Dario Vargiu in sella e mostrando soprattutto una grande facilità di azione sul terreno. Da appuntare sui taccuini, l’impressione è che sia un prospetto molto interessante. Ha corso bene anche Archiloco: l’allievo di Gianluca Verricelli si è portato ai lati del battistrada Arver, è passato ai 500 finali, poco ha potuto sulla progressione incontenibile del vincitore ma ha salvato il secondo posto dal dormelliano Brett, che da cavallo di mole ha probabilmente fatto fatica sul terreno ma ha concluso in crescendo. Discreto il rientro di Get The Power (quarto) terminato davanti a Il Ginodellecacce che ha pagato un percorso non semplice ma ha dimostrato anche stavolta di avere discreti mezzi.

Cavalieri e amazzoni ad aprire la riunione in sella a cavalli di 3 anni e oltre nel Premio Luigi di Grazzano Visconti. Bravo Simone Vitabile in sella a Vinto Tinto a scandire i parziali nel percorso d’avanguardia: in curva Biz Honor e Drive Me Home per corsie più larghe si sono avvicinati al battistrada, ma l’allievo di Alessandra Tommasi in retta è ripartito e nei 300 finali non ha ceduto di un metro, mentre nelle ultime battute Time Sky ha avuto ragione di Biz Honor per il secondo posto.

Fuga finalmente riuscita a Capo San Martino nel Premio Parabiagio, l’handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre: con il pesino e sul terreno preferito, stavolta il grigio di Valentina Oglialoro non si è fatto acciuffare, anche se nel finale Piazza di Siena gli si è avvicinata pericolosamente. Bravo Federico Bossa a spingere sull’acceleratore tagliando le gambe ai rivali, in particolare a Katsumoto che aveva guidato il gruppo nella ricorsa al fuggitivo ma in retta si è ritrovato a corto di energie. Oltre a Piazza di Siena, molto incisiva nella progressione a centro pista, l’unico a recuperare è stato Punta di Diamante, emerso al terzo posto.

Valido anche come TQQ, il Premio Gian Giacomo Trivulzio, l’handicap sui 1800 metri in pista grande per i 3 anni, ha avuto in Ornais il suo dominatore: subito nelle prime posizioni, il dormelliano di Riccardo Santini ha dato l’impressione di avere tutto sotto controllo in retta, portandosi ai lati del battistrada Lucechericama e lì temporeggiando in attesa delle mosse dei rivali, i quali però hanno fatto fatica a manifestarsi: l’unico ad avanzare è stato Rock Tango, ma appena ne ha intravista la sagoma negli “specchietti”, Fabio Branca ha sollecitato il suo allievo che ha allungato tenendo a distanza di sicurezza il rivale. Vittoria netta, dunque, per un soggetto in ascesa e sicuramente adatto alle piste selettive. Moorland Spirit per linee interne è emersa al terzo posto davanti a Time Leon, mentre il generoso Lucechericama dopo gara d’avanguardia ha concluso al quinto posto.

Fabio Branca ha prontamente concesso il bis nel Premio Peregallo, l’handicap sui 1500 metri pista media per cavalli di 3 anni e oltre, in sella a No Boarding: il cavallo di Daniela Salerno ha seguito le mosse di Dress Drive, si è presentato molto “confident” in retta e poi ha allungato eludendo la rincorsa di Harbour A Secret, mentre Rose And Crown è uscita bene alla distanza acciuffando il terzo posto a spese di Dress Drive.