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Uragano Trebi' ritrova la vittoria siglando il Trofeo Alessandro Finn (Foto Dena - Snaitech)
Riecco Uragano Trebi’
30 Ottobre 2020

La prima edizione del Trofeo intitolato ad Alessandro Finn – con la formula sempre spettacolare delle tre batterie e finale – reggeva il cartellone del venerdì ippico a La Maura. Plurivincitore classico, Uragano Trebi’ vantava un palmares nettamente superiore a quello dei rivali di giornata: e fa sempre piacere celebrare il primo piano di un cavallo che ha saputo regalare grandi performance agli appassionati. Il figlio di Nad Al Sheba, da qualche mese in allenamento a Enrico Bellei, ha centrato l’obiettivo ritrovando il successo che mancava addirittura da due anni esatti.

Facile l’assunto in batteria, ottenuto impegnandosi in un percorso all’esterno del battistrada Nose Gear per sbarazzarsene in retta e passare a media di 1.14.7, precedendo Uma D’Asti (bene in scia al vincitore) che a sua volta ha regolato lo stanco Nose Gear: quarto ha concluso, senza infamia e senza lode, Zilath Jet, mentre Zaragoza è stata rallentata al km, vittima di un inconveniente.

Velodrome e Marco Smorgon avevano siglato la prima batteria, sfruttando la lestezza tra i nastri e la favorevole collocazione per impostare un ben calibrato percorso di testa completato a media di 1.15.3, sfuggendo al finale di Rache Hbd. Terzo posto per l’appostato Urla del Ronco, mentre Maine e There’s A Place si erano accaparrati gli altri posti utili per la finale.

Sin troppo combattuta l’ultima eliminatoria che ha visto due driver esperti come Enrico Bellei e Roberto Vecchione “accapigliarsi” e compromettere così la chance dei propri allievi (rispettivamente Ferry Boko per il figlio del vento e Santiago de Leon per il vincitore di Derby e Lotteria). Fra sorpassi e controsorpassi, i due hanno volato i 600 iniziali in 41 e spiccioli e il km in 1.11.2, e chiaramente il conto per entrambi è arrivato in retta: Ferry Boko è stato il primo ad arrendersi, il rivale è passato ma negli ultimi metri è stato acciuffato dal gruppo. Pippo Gubellini, che in questi schemi ci va a nozze, non si è fatto pregare e la sua Velina Vald in retta ha piazzato la zampata imponendosi a media di di 1.12.8: Unique Rek ha perso qualche battuta per liberarsi dalla schiena del calante Ferry Boko ma in retta è tornata forte lungo lo steccato a far suo il secondo posto mentre Zamora Font in foto ha “stampato” Santiago de Leon per il terzo.

Si è arrivati così all’atto conclusivo al quale hanno rinunciato Velodrome e Velina Vald, vincitori delle rispettive batterie, oltre a Santiago de Leon: Uragano Trebi’ dal secondo nastro è risalito gradualmente provando ad avvicinare la battistrada Maine (che intanto se la dava a gambe con un km in 1.12.4) ma ha trovato l’anticipo di Rache Hbd che però così gli ha offerto una schiena preziosa da sfruttare: Rache in retta è passato, e a quel punto il portacolori della Super Fantastica ha piazzato lo speed ed è passato a media di 1.13.2. Vittoria meritata, anche se Urla del Ronco è finito fortissimo dopo aver faticato a liberarsi dalla schiena di Maine e con maggiore fortuna avrebbe sicuramente conteso il successo al più blasonato rivale. Rache Hb ha concluso al terzo posto su Uma D’Asti, finita bene.

Oltre al Trofeo dedicato al grande driver russo, nel pomeriggio vanno segnalate un paio di prestazioni notevoli. In primis, quella di Bacco del Ronco nella seconda eliminatoria del Winter Challenge riservato ai 3 anni: l’allievo di Pippo Gubellini continua a superare ogni esame con estrema disinvoltura: oggi all’ennesima dimostrazione di forza ha aggiunto anche una prestazione cronometrica eccezionale, un 1.11.2 che rappresenta il nuovo record della pista de La Maura per un trottatore di 3 anni, migliorando l’1.11.5 firmato dalla mai dimenticata Unicka nel 2016. A lunghezze dal vincitore, gli altri hanno partecipato ad un’altra corsa che Beatles Boy Treb ha condotto da cima a fondo salvandosi nel finale da Blackmoon Bred e Black In Black.

Sopra le righe anche la prestazione di Aldoc Dr nella terza eliminatoria del Winter Challenge riservata ai 4 anni: il cavallo di Fausto Barelli ha trovato l’opposizione di Abel del Ronco ed è stato costretto ad un percorso durissimo allo scoperto: con grande coraggio il figlio di Sj’s Caviar non ha mai mollato la presa e in retta, ben sostenuto da Santo Mollo, ha reiterato l’attacco e sull’errore del rivale è passato per svettare a media di 1.13.6. Il penalizzato Amarcord ne ha preso la scia sull’ultima curva ma non è riuscito a farsi pericoloso all’epilogo e si è dovuto accontentare del secondo posto davanti ad una sfortunata Amarcord Bi, rimasta chiusa dietro Abel del Ronco. Al via aveva sbagliato Ancora Mp.

Terza vittoria nelle ultime quattro uscite per Bellaciao di Gio’: la cavalla di Milena Dellepiane ha confermato i progressi palesati in questa parte di stagione siglando con bel piglio la terza eliminatoria del Winter Challenge riservata ai 3 anni e con i gentlemen in sediolo. Perfetta in cabina di regia Carlotta D’Agostino, che ha sfruttato la scia di Badgirl Fi per poi scattare in terza ruota sull’ultima curva, passare di slancio in retta e concludere a media di 1.16.1. Buono il finale di Bettany che è valso all’allieva di Salvatore Carro il secondo posto su Hey Jude, liberatasi a battere la battistrada Boreagal. Badgirl Fi dopo il percorso esterno è calata sull’ultima curva finendo poi con lo sbagliare in retta.

Roberto Vecchione ha condotto Cester ad un nitido primo piano nel Premio Self Possessed: ultimo del terzetto di “superstiti” (avevano sbagliato Ivy Fligny allo stacco e Chimera Jet sulla prima curva), ben servito dal gran ritmo di gara imposto in avanti da Comandante Vi, che dopo aver superato nel lancio Chimera Jet aveva completato di slancio i 600 iniziali in 41 e un km molto veloce in 1.13.8, il portacolori della Regina Horses ha mosso in retta ed ha spaziato centrando la prima vittoria della carriera a media di 1.15.2. Schema sicuramente al bacio per l’allievo di Holger Ehlert, che però ha segnato un notevole progresso rispetto alle precedenti uscite. Charles Op si era presentato baldanzoso ai lati di Comandante Vi sull’ultima curva e sembrava avere molto da dire ma si è stoppato ai lati del rivale il quale ha così conservato il secondo posto.