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Zenyatia Lux con Walter Gambarota si conferma grande specialista del trotto montato dominando il Premio Unuk Bi (Foto Dena - Snaitech)
RIflettori accesi su Zenyatia Lux
7 Settembre 2021

Secondo convegno della stagione autunno-inverno per l’ippodromo La Maura. Dopo il poker di successi realizzato da Antonio DI Nardo nella giornata inaugurale, questo martedì la parte del leone l’ha fatta Erik Bondo firmando un “triplo” in veste di allenatore. Il primo successo è arrivato grazie a Filippo Monti e a Bellerofonte Gar nel Premio Island Dream, la prova sul miglio per i trottatori di 4 anni con i gentlemen in sediolo. Favorito al betting, il portacolori della famiglia Borsai si è sistemato in terza posizione ed è stato “caricato a molla” dal ritmo brillante imposto dalla battistrada Blu Star, e così quando è scattato al km ha raggiunto in breve la battistrada per sopravanzarla già sull’ultima curva e lasciarla sul posto appena in retta, imponendosi a media di 1.13.6, a due decimi dal proprio personale. Blu Star seppur provata ha conservato il secondo posto mentre Bolt Prav ha vinto la lotta con Biscuit Wf per il terzo posto.

Gli altri due successi del trainer danese sono arrivati per mano di Santino Mollo: Una volta tanto “giudizioso”, Bob Marley Jet ha messo il suo sigillo nel Premio Bambina, la condizionata sui 1650 metri per cavalli di 4 anni: il figlio di Ken Warkentin è andato subito al comando, il driver calabro-torinese lo ha assecondato lasciandolo andare via sul passo (km in 1.13) e seppure perdendo un pò di brillantezza nel finale, non si è fatto avvicinare in retta perché il ritmo aveva “tagliato le gambe” anche ai rivali: e difatti Brand Wf e Bon An non sono sono più riusciti a recuperargli metri nei 350 finali e si sono dovuti adeguare alle piazze. Terzo successo della carriera per Bob Marley Jet, a media di 1.13.8.

Il tris era praticamente servito nel Premio Infinitif dove Bondo schierava Alfa Wise As e Aster Prav, ovvero i due preventivati protagonisti della prova. E’ mancata la la soddisfazione personale perché Aster Prav (giocato) guidato proprio dal suo preparatore si è gettato di galoppo poco dopo il via (per la cronaca, inseguendo molto bene da squalificato): strada così in discesa per Alfa Wise As, che con Santo Mollo è andato al comando e dopo aver gestito il ritmo ha allungato disinvolto per chiudere in assoluta scioltezza a media di 1.13.8. Aly Prav ha seguito il vincitore, mentre a intervallo Aesir Selva è emersa al terzo posto sul calo di Jamaica Ferro.

Ma il pomeriggio milanese ha regalato altri spunti di grande interesse. C’era, ad esempio, il ritorno del trotto montato a La Maura Nel Premio Uruk Bi, l’invito a resa di metri per gli specialisti della sella di 4 anni e oltre, che ha visto la conferma di Zenyatia Lux, questa estate ammirata strepitosa vincitrice nella specialità a Montecatini: velocissima dal secondo nastro, l’allieva di Lamberto Barbieri con in sella Walter Gambarota dopo 400 metri era già a ridosso del battistrada Zodiac Roc, superato all’imbocco della penultima curva: una volta in testa, Zenyatia Lux ha proseguito a ritmo brillante, mai avvicinata né da Zodiac Roc e neppure da Terrible Gso, che pure è stata la più incisiva in retta. Media di 1.13.7 per la vincitrice, davvero in condizione smagliante.

Chance Ek, iscritta alle ormai imminenti batterie delle Oaks, era l’osservata speciale nel Premio Not Disturb. Molto seguita al betting, l’allieva di Fausto Barelli ha trovato in Chardonnay Roc una rivale intenzionata a renderle dura la vita: Pippo Gubellini, come sempre in sediolo alla figlia di Nad Al Sheba, sull’anticipo della rivale ha deciso di non scendere a compromessi ed è andato via dritto sfondando dopo 600 metri violentissimi in 41.5. Chance Ek è arrivata al km in 1.12 ma malgrado la spesa sull’ultima curva è stata capace di allungare e aumentare ulteriormente il vantaggio, che ha poi amministrato in retta controllando la rincorsa di Cormorano Jet per chiudere il suo sforzo a media di 1.12.6, ad un decimo dal proprio record. Bene anche Cormorano Jet, che ha recuperato tanti metri alla vincitrice nel finale, mentre Caffe’ Nero Arc ha chiuso al terzo posto.

Ad aprire il pomeriggio erano stati i gentlemen impegnati nel Premio Mistral, una “reclamare” sui 1650 metri che aveva come protagonisti i cavalli di 3 anni e che ha visto il… ritorno sul luogo del delitto del toscano Call Me Cap, che aveva centrato l’unica vittoria della carriera proprio sulla pista, in una prova analoga disputata a maggio. L’allievo di Riccardo Pezzatini si è imposto con bel piglio, filando all’esterno Caudillo e sferrando al km l’attacco alla labile battistrada Claymore Cup, poco reattiva in retta malgrado avesse fatto i proprio comodi al comando (metà corsa in 1.03): e così, con Francesco Accorinti in cabina di regia, il portacolori di Nazzario Bizzarri è passato appena in dirittura e ha controllato l’agguato di Celeste Ek, vittima di una incertezza al via che aveva comunque recuperato senza troppa fatica vista l’andatura turistica della prima parte di gara. Terza a ridosso ha concluso Chery dei Greppi, finita forte ma tardi: vittima di qualche inconveniente l’attesa Charming Col Key, seconda dal via, calata drasticamente sulla retta di fronte prima di sbagliare.

Nel Premio Rebelle, la prova sul miglio per cavalli di cat. E/F, Vai Mo’ Blessed ha centrato la prima vittoria per il training di Giuseppe Pistone, alle cui cure è passato da qualche mese. Una vittoria letteralmente schiacciante, quello del figlio di Varenne, che si è portato gradualmente ai fianchi del battistrada Velodrome, lo ha liquidato già prima del km e ha spaziato a media di 1.13. Zarrazza Italia ha corso in maniera prudente, entrando in azione da fondo gruppo nella seconda metà gara: l’allievo di Mauro Baroncini ha sorvolato gradualmente tutto il gruppo e ha chiuso secondo, anche se a largo intervallo dal vincitore, completando l’accoppiata “tecnica” dei due soggetti più forti del campo, mentre Ziguli’ Roc ha vinto la volata per il terzo posto superando il generoso Velodrome.