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Debutto vincente per l'interessante Crazy Cast, con Max Castaldo in sediolo (Foto De Nardin - Snaitech)
Si presenta bene Crazy Cast
1 Settembre 2020

Convegno della riapertura per l’ippodromo La Maura. Dopo i mesi di inattività, la pista deve logicamente riassestarsi ed è risultata parecchio faticosa: in tanti hanno pagato il conto nel finale, e tra questi va annoverato probabilmente anche il debuttante Cester, che anche per la griffe di Holger Ehlert e la guida di Roberto Vecchione era indicato quale favorito nel Premio Super LIght, la prova sui 1650 metri per cavalli di 2 anni che rappresentava una delle due prove più interessanti del pomeriggio: il figlio di Varenne al km si era sbarazzato facilmente della battistrada iniziale Chanel Laumar tentando l’allungo, ma in retta è calato. A vincere è stata un’altra esordiente, quella Crazy Cast che ha destato una favorevole impressione: bella già in sgambatura, sicura e docile nelle mani del suo interprete Max Castaldo, la figlia di Filipp Roc dalla quarta posizione ha mosso sulle tracce dei primi a metà corsa seguendo le mosse del favorito, ha atteso la retta dove non ha avuto difficoltà a sbarazzarsene per cogliere un netto primo piano a media di 1.17.6. Al secondo posto è emersa Chardonnay Roc, che dopo tattica prudente è venuta avanti nei 500 finali e in retta ha chiuso bene piegando a sua volta Cester.

L’altra prova più ricca del pomeriggio era il Premio Dalene Broline, l’handicap sulla breve per soggetti di cat. D/F: anche se al rientro, Tantalio non ha avuto grosse difficoltà a sfruttare la favorevole occasione e a onorare il ruolo di favorito esprimendosi in un sicuro percorso d’avanguardia, concluso a media di 1.16.7 sotto la guida di Roberto Vecchione e il training di Holger Ehlert per il quale effettuava oggi la prima uscita. Per il secondo posto l’appostata Vertudes in retta è rientrata a un’ottima Velina Vald, per larga parte del percorso allo scoperto e capace di restare in quota sino in fondo.

Roberto Vecchione si era già imposto con un altro netto favorito, Tajari, nel Premio Khamsin Broline: il driver aversano ha guidato l’allievo di Enzo D’Isanto con la piena consapevolezza di avere un cavallo superiore, lasciando alla battistrada Zamora Font la libertà di completare un primo km tranquillo in 1.20, ma poi attaccandola duramente nei 600 finali per passare già sull’ultima curva e staccare facile in retta, a media di 1.16.7 sui 2250 metri. Zamora Font ha pagato la “resistenza” lasciando il secondo posto all’attendista Zodiaco Sm.

Un doppio nel pomeriggio lo ha realizzato anche Antonio Greppi, e sempre con prodotti dell’Allevamento del Vento. La prima vittoria è arrivata nel Premio Black Giant con la sempre più convincente Aria dei Venti, oggi alla sesta vittoria della carriera: giocata, sicura nelle mani del suo interprete, la cavalla di Enrico Fiaschi si è prodotta in un deciso percorso d’avanguardia (in una giornata poco favorevole a chi ha corso al comando) prendendo buon vantaggio con un km in 1.15.7 e proseguendo netta sino in fondo, mai avvicinata dalle rivali. Media finale di 1.15.3 per la vincitrice, probabilmente pronta a cimentarsi in contesti migliori. Antares Three è passata seconda al km sull’errore di Admiral e ha difeso il piazzamento da Ares Sco.

Il raddoppio del driver toscano è arrivato nel Premio Estancia con Bufera dei Venti: mai piazzata nella quattro precedenti sortite, la figlia di Mago D’Amore per il training di Gennaro Casillo ha mosso all’esterno a metà corsa, ha evitato il trambusto creato dall’errore di Beshir Mow al km per sistemarsi seconda alle spalle del battistrada Bijou Alter che ha poi sopravanzato chiaramente in retta, svettando a media di 1.17.1: molto più indietro una sfortunata Bice Ek del Ronco è tornata dopo l’intralcio ai 600 finali a fare il terzo ma è stata distanziata a vantaggio di Bluebelle.

Due successi “di forza” hanno accomunato Zanardi Grif e Bacco del Ronco: il 5 anni allenato e guidato da Vincenzo Castiglia ha imposto la sua legge nel Premio Master Broline, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G, impegnandosi al largo del battistrada Jori, passando già sull’ultima curva e controllando in retta, a media di 1.16.5, il tentativo interno di Velatri Lung. Saul del Ronco ha seguito nel percorso esterno il vincitore ma nei 250 finali non è stato incisivo salvando comunque il terzo posto da Zebra Jet. Deludente Jori, che ha poi confuso l’andatura in retta.

Il 3 anni ha invece prontamente e brillantemente riscattato il passo falso di Torino dominando i coetanei nel Premio Step In: il cavallo di Pietro Gubellni è tornato a dare sfoggio del potenziale di cui dispone con un percorso arrembante di cui ha fatto le spese Back In Top, che l’aveva presa un pò troppo allegra nella fase iniziale: dopo aver retto la prima bordata del rivale, l’allievo di Holger Ehlert si è arreso ai 500 finali, così Bacco è passato e ha spaziato a media di 1.14.1, notevole considerata la pista non veloce. Alle sue spalle la volata per il secondo posto è stata risolta da Bellamente, che ha regolato Blackmoon Breed e Bangla D’Esi

La tattica prudente ha pagato e Amarena Jet e Marco Rocca hanno risolto da favoriti il Premio Milton Prav, la reclamare sui 1650 metri per cavalli di 4 anni con i proprietari in sediolo. Dopo aver difeso il comando, la cavalla allenata da Fausto Barelli non si è opposta ad Aida Vdo dopo 600 metri: la battistrada ha completato il km in 1.188 e ha retto il pressing di Ariel di Poggio che in retta ha perso qualche battuta permettendo all’appostata portacolori della Sant’Eusebio di reperire la destra libera: Marco Rocca non si è fatto pregare e la pupilla di casa ha rimontato la battistrada per svettare a media di 1.18.2. Terzo a contatto Argo Dei Greppi, il cui spunto è stato frenato a inizio dirittura da un breve agganciamento con Ariel di Poggio di cui aveva seguito le mosse, e che probabilmente gli è costato un miglior risultato.