Il Premio Bereguardo, la listed per i cavalli di 4 anni ed oltre sui 1.600 metri in pista grande che sabato 17 maggio all’Ippodromo Snai San Siro rappresenta il clou della 17^ giornata stagionale di galoppo, assieme al Premio Mario Incisa della Rocchetta e il Premio Nogara, è legato al Trofeo Sirlad.
Ma chi era Sirlad? Ve lo diciamo noi tentando di sintetizzare una delle storie più belle, ma con il finale amaro, che riguardano un cavallo da corsa. Sirlad è considerato un mito del galoppo italiano, uno dei più grandi purosangue mai circolati nelle piste. Vanta più estimatori rispetto ad altri miti come Ribot e Nearco perché la sua potenza e il suo stile riuscì ad entrare subito nel cuore degli appassionati. Sauro nato nel 1974 da padre Bold Lad e madre Soragna, nata ad Orvieto e della Razza Ticino di Bianca Verga, Sirlad era di proprietà della Razza La Tesa ed allenato da Gaetano Benetti, figlio del grande Mario. Nel biennio 1976 e 1977 le prestazioni sulla pista di San Siro incantano gli spettatori grazie alla corsa plastica ed ampia, e dallo stile inconfondibile.
Al Criterium Nazionale Sirlad riuscì a dare prova del suo talento dopo essere sgabbiato male alla partenza. Dapprima è costretto ad inseguire il gruppo ma, a 150 metri dal traguardo, ecco l’impetuosa rimonta acchiappando in testa Capo Bon e superandolo sul palo. Da quel momento nasce una stella! E a Roma, in occasione del Derby a Capannelle, Sirlad, pur avendo viaggiato male e sceso dal van spaesato, si conferma astro nascente vincendo di nove lunghezze rispetto agli avversari. Ma nel 1977 che Sirlad entrò nel cuore dei supporter: al Gran Premio di Milano si accende la sfida tra lui e la francese Infra Green. L’italiano è al comando, ma la transalpina non demorde e lo attacca con grande forza a 600 metri dal traguardo. A questo punto Sirlad contrattacca accelerando ancor di più e conservando tre quarti di lunghezza di vantaggio che gli diedero la vittoria, con Infra Green seconda e terzo Rue de la Paix a dieci lunghezze. Tempo ottenuto in corsa 2’26”1/5 sui 2.400 metri in pista grande di Milano, che disintegrò il record precedente di Tierceron.
Da questa vittoria e da imbattuto Sirlad staccò il passaporto per l’Inghilterra, Ascot, ma pur essendo considerato favorito, come scrive il giornalista e scrittore milanese Luigi Gianoli, “(…) l’imbarco molto difficile, lo sbarco faticoso e i primi allenamenti seppur lusinghieri, nell’ imminenza della corsa il cavallo si stronca. Si parla di dolenzia per una schinella sotto il ginocchio destro, poi un reperto radiografico denuncia addirittura un’incrinatura dello stinco destro”. Niente da fare. In Italia torna per curarsi e Gaetano Benetti pazienta per averlo al meglio e per la carriera dei 4 anni. Ma i discendenti di Bold Lad, ad un certo punto della vita, danno segni di corneggio, il respiro rumoroso del cavallo dovuto a stenosi della laringe che riduce notevolmente il flusso d’aria di un cavallo durante la performance.
Anche con il corneggio tra gli anni da ricordare si aggiunge il 1978, partendo sempre dal manto verde di Milano dove Sirlad vince di dodici lunghezze e segna il nuovo record della pista sulla distanza di 1.800 metri con il tempo di 1’49”. Incredibile! Da qui la scelta di portarlo ancora fuori dai confini nazionali, questa volta in Francia per il Prix de Ganay. È il 30 aprile e Sirlad si esprime bene seppur all’inseguimento di Trillion, anche se quest’ultimo poi si stacca. A questo punto il saurone italiano deve pensare al piazzamento perché viene raggiunto da Balmerino e da Monseigneur. È battaglia finale in cui Monseigneur lascia tutti e si piazza secondo senza problemi, mentre terzo arriva Balmerino solo dopo una bella ed accesa sfida con Sirlad. È sempre più evidente che ormai il cavallo accusa il corneggio.
Dall’esperienza francese si torna in Italia per partecipare al Gran Premio di Milano, sempre nel 1978, una corsa di grande selezione ridotta ai 2.400 metri, ma sempre molto affascinante. Anche in questo caso Sirlad stecca, e questa volta ci si aggiungono gli anteriori a dargli fastidio. Eppure Sirlad è stato in testa fino ai 700 metri finali, ma la difficoltà di respirazione lo condiziona e di molto. Vince il tedesco Stuyivesant con Stone secondo e terzo posto Rolle davanti proprio a Sirlad.
In una situazione del genere dagli Stati Uniti, sempre nel 1978, ecco la proposta di acquisto alla Scuderia Benetti del sauro italiano per ben 700 milioni di lire. Proposta accettata, seppur a malincuore. E così gli americani nel 1979 tentano di rimetterlo a posto e nel Kentucky lo sottopongono a un’operazione alla laringe. Operazione riuscita! Sirlad torna in grande forma e all’ippodromo californiano di Hollywood Park vince la corsa di gruppo valida per la Hollywood Gold Cup. Ma la felicità dura poco: nel 1980 muore prematuramente, a 6 anni, per un’infezione.
Che dire: Sirlad ha fatto sognare molti appassionati di galoppo. In Italia tutti hanno dei ricordi positivi di questo sauro imponente e dallo stile inconfondibile. Chi non l’ha mai potuto vedere, tranne nei filmati delle corse e nelle foto, ancora oggi chiede informazioni su un cavallo che ha avuto un grande fascino seppur venga considerato un campione sfortunato.
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Ippodromo Snai San Siro Milano – Info utili