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Storm Part (A. Mezzatesta) lanciato verso la vittoria nel Premio Vaso Tartaro (Foto Dena - Snaitech)
Storm Part, scatto travolgente
29 Maggio 2021

La prima giornata dell’ultimo week-end di maggior proponeva a San Siro un programma interessante, che aveva il suo piatto forte nel Premio Vaso Tartaro, un Handicap Limitato per velocisti di 3 anni e oltre sulla distanza dei 1200 metri. Sfruttando una perizia invitante, è tornato prepotentemente alla vittoria Storm Part, piazzando una “rasoiata” che non ha lasciato scampo ai rivali. Il 4 anni da Sepoy ha seguito in coda, ben servito dal gran ritmo di gara assicurato da Al Berto Back, Stealth Mode e Siculi, poi ai 300 finali si è lanciato in un varco interno insieme a Mitrandir proteso lungo lo steccato: Andrea Mezzatesta ci ha messo tanta cattiveria agonistica in sella al portacolori del signor Domenico Pellitteri allenato dal team SImondi-Lupinacci, che è passato netto nei 100 finali, mentre Mitrandir ha chiuso secondo battendo Ovvio e Atacama, che erano passati ai 400 finali, con il maschio di Gasparini che ha rimontato la femmina di Devis Grilli per il terzo posto.

Apertura di pomeriggio con i cavalieri e le amazzoni impegnati nel Premio Los Cardos, handicap sui 1400 metri in dirittura per cavalli anziani. I precedenti tentativi sul percorso non erano andati a buon fine, stavolta però Tempus Iggannadu ha dettato legge, come d’altronde sembravano suggerire le buone frequentazioni. Perfettamente interpretato da Carlo Sanna (ormai una garanzia tra i “puri”), il grigio di Mario Migheli ha chiuso la partita con uno scatto ai 400 finali al quale hanno provato a replicare Solfeggio e Biz Honor: quest’ultimo è stato il più incisivo e ha chiuso secondo, mentre la portacolori di Danila Cherio ha accusato nel finale ed è stata superata da Nerone (gran recupero dalle retrovie) e Allocco.

I 2 anni erano di scena nel Premio Bormio, una maiden sui 1200 metri in pista dritta: Mamma Ines ha confermato il promettente debutto centrando la vittoria anche grazie ad un’ottima interpretazione di Nicola Pinna: il jockey livornese è stato perfetto nel gestire i tempi dell’attacco in sella alla portacolori di Christian Troger allenata dal team Simondi- Lupinacci e al contempo facendo attenzione a concedere il più tardi possibile lo spazio a Ghepardo da Todi, che difatti ne ha seguito le mosse e ha fatto solo in tempo a fare il secondo su Shemoon. Il debuttante Mohawk Warrior non ha cambiato passo nella fase cruciale.

Altra bella monta, quella di Fabio Branca in sella ad Amazing Lady nel Premio Astrea, l’handicap sui 1800 metri in pista circolare per femmine di 3 anni: il jockey di Dorgali ha tenuto la cavalla di Bruno Grizzetti nelle prime posizioni sin dal via, ha temporeggiato in retta sino ai 250 finali quando ha piazzato l’allungo decisivo controllando con sufficiente sicurezza il tentativo interno di Kenji, mentre sul calo nei metri finali di Lady Badolat è emersa al terzo posto Calandra. 

Reduce dalla prima vittoria della carriera ottenuta tre settimane fa a Firenze, Half Joly si è confermato nel Premio Strone, l’handicap sui 1400 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni: ben gestito da Andrea Fele, il grigio allenato da Marco Gasparini si è prodotto in un perfetto coast to coast, allungando ai 400 finali e tenendo in rispetto Riviera che ne ha seguito la scia sin dal via lungo lo steccato. Per il terzo posto sono terminati in linea Cayodama, sempre lungo lo steccato, e Aulo Plauzio impegnato a centro pista, con quest’ultimo prevalente in stretta foto. 

La connection Marco Gasparini-Andrea Fele ha replicato in chiusura nel Premio Tregasio, l’handicap per fondisti anziani sui 2500 metri in circolare, grazia a Ceraunavolta: la figlia di Kingston Hill si è confermata adatta al tracciato di San Siro (vi aveva vinto già due corse fa, sui 2400 metri) prevalendo in una concitata volata su Fra Drago, mentre il battistrada Shamando dopo strenua difesa ha salvato il terzo posto da Amica Mia.