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Suerte's Cage domina Revelino Jet, nonostante i 40 metri di penalità (Foto Dena - Snaitech)
Suerte’s Cage non si ferma
8 Settembre 2020

Dopo la splendida domenica del Nazionale, l’ippodromo La Maura riapriva i battenti per un logicamente più ordinario convegno del martedì. Dopo il ritiro di Besame Mucho nella prova di apertura, ad Alessandro Gocciadoro rimanevano tre pedine nel convegno, ma ciò è stato sufficiente al driver emiliano per firmare un triplo. L’ultimo dei tre successi è arrivato nella prova di cartello del pomeriggio, il Premio Forbante Dei, la prova a resta di metri sui 1650 metri per soggetti di cat. B/C/E/G posto in chiusura di convegno: si pensava che per Suerte’s Cage potesse essere complicato recuperare i 40 metri di penalità in una prova sulla breve, e invece il portacolori della Nuova Giannotti ha fatto tutto con estrema facilità. Una mano gliel’hanno data anche Zirconio Cr e Zeta delle Coste estromettendosi nella fase iniziale, cosicché lo sparuto drappello di partecipanti si è ridotto ulteriormente e Suerte’s Cage si è ritrovato terzo già dopo la giravolta, recuperando in breve il gap dopo un’ottima partenza e attendendo in coda il momento propizio per muovere all’attacco. Momento che è arrivato poco dopo metà corsa: Gocciadoro ha portato il suo allievo ai lati del generoso Revelino Jet, che intanto aveva completato un km in 1.13.4, e in retta, richiesto soltanto a braccia, ha preso facilmente il sopravvento. Netta la superiorità del vincitore, cui è andato tutto per il verso giusto. A Revelino Jet il merito di averci provato, premiato con il secondo posto su Turbo Bye Bye il quale ha mantenuto il contatto ma non si è mai reso pericoloso.

Borg Grif non è tra le “prime lame” del fratello dei 3 anni di stanza a Noceto, vuoi soprattutto per la scarsa regolarità sinora mostrata, ma intanto oggi il portacolori del signor Armando Topo ha fatto tutto “a modo” esprimendosi in un sicuro percorso di testa, 16.1 e 1.13.8 i due giri, media finale di 1.14.8, per controllare un ottimo Boato Nor, scoperto per tutto l’ultimo giro e ancora vitale in fondo. L’appostato Blu Moon ha detto basta in retta e al terzo posto è emerso così Becoming, mentre Bagheera Gar ha sbagliato al via ed è stata costretta ad inseguire.

Poco centrato di meccanica e presto falloso domenica, Vicario è stato ripresentato nel migliore assetto e ha fatto valere la sua legge nel Premio Nocturne Hanover, l’invito sui 1650 metri per buoni cavalli anziani: Gocciadoro lo ha subito portato su Rache Hbd, che ha scelto di non opporsi, e Vicario è così sfilato dopo 400 metri veloci ma ha proseguito come caratteristiche sul ritmo (km in 1.12.9), ripartendo ancora bene sull’avanzata di Silverado Lux per imporsi a media di 1.12.1. Silverado Lux ha un pò affievolito lo spunto nei 250 finali e l’appostato Rache Hbd è così riuscito a rientragli conquistando il secondo posto.

Apertura con le femmine di 3 anni impegnate nel Premio Nad Al Sheba, sul miglio: Bangla D’Esi respingeva al via Baltic Mabel e proseguiva a buon ritmo (600 iniziali in 42.3, km in 1.12.6) pedinata come un’ombra da Beautiful Mind, la quale sull’ultima curva spostava e senza troppa fatica prendeva la meglio sulla rivale. Percorco al bacio ma ugualmente bella vittoria per questa allieva di Marco Smorgon affidata a Edo Loccisano, capace di migliorare sensibilmente il proprio personale portandolo ad 1.12.4: Bangla D’Esi ha pagato nel finale la spesa per il comando, ma vista la facilità con cui si è imposta la figlia di Main Wise As, probabilmente il risultato non sarebbe cambiato. Terza lontana Baltic Mabel Fr, le altre hanno sbagliano.

Cavalli di 4 anni all’esame dei 2250 metri nel Premio Divina Dei e sicuro percorso di testa dell’ospite toscana Afrodite Ors: la cavalla di Francesco Facci (trainer) e Rebecca Dami (proprietaria) affidata a Davide Nuti è andata di pacca al comando e dopo un primo km 1.16.6, ne ha “sparato” un secondo sul piede dell’1.14, controllando con estrema disinvoltura i tentativi dei rivali. Non l’hanno impensierita nè Aereo Bre Light, che si era scoperto per primo ma ha detto basta sul penultimo rettilineo, nè Ariel Di Poggio, che ci ha provato ai 600 finali ma in retta è calata terminando terza, nè l’appostata Aida Vdo, che ne ha sfruttato la scia per conquistare il secondo posto. Nè tantomeno Anzon, autore di un tentativo in terza ruota presto esauritosi.

Dopo averci provato in tante occasioni sulle piste toscane, Belvolo ha trovato a La Maura la prima vittoria della carriera, tra l’altro proprio con il suo proprietario e interprete Raffaele Lamberti in sediolo nel Premio Nosaka Prav, la “reclamare” per cavalli di 3 anni affidati ai gentlemen. E l’allievo di Afrim Shmidra non ha avuto neppure percorso favorevole, all’esterno aria in faccia dopo 600 metri, poi sospinto sul battistrada Bolivar Roc da Barbaroffa proteso in terza ruota: quest’ultimo per un attimo ha dato l’impressione di poter passare, ma Belvolo ha tenuto duro e in retta ha pro la meglio per vincere a media di 1.15.9. Barbaroffa (ultimi 600 metri in terza ruota) ha pagato un pò nel finale ma ha comunque chiuso secondo mentre Brabus Rocket nonostante percorso meno dispendioso dei rivali (era secondo dietro Bolivar Roc), in retta non è stato capace di farsi pericoloso chiudendo terzo. Tutto sommato deludente Bolivar Roc, calato nettamente dopo percorso non impossibile. Lentissimo l’arrivo.

Ancora cavalli di 4 anni a confronto nel Premio Ora Pronobis. Dopo percorso di testa, per Aliseo Grif il digiuno dalla vittoria sembrava arrivato a conclusione, ma nei 100 finali a sorpresa è arrivata la stoccata di un progredito Axer Zack: all’estrema attesa, il cavallo di Massimiliano Monte e Cristian Rizzo si è prodotto in un finale a centro pista a centro pista davvero incisivo con cui ha travolto il malcapitato battistrada a media d 1.13.9, centrando così la prima vittoria della carriera e il nuovo personale. Al terzo posto Alcatraz Geo, che aveva dato strada ad Aliseo Grif.

Gara perfetta per Viola nel Premio Noblesse Hanover, la reclamare per cavalli anziani sui 1650 metri: seconda dietro Urpiduss, carica ma senza spazio, l’allieva di Lorenzo Besana ha trovato un insperato varco all’imbocco dell’ultima curva, quando il battistrada si è gettato improvvisamente di galoppo sotto il pressing di Zelik Roc, la femmina guidata da Andrea Farolfi è scattata come una molla e ha preso netto vantaggio terminando netta alla meta a media di 1.14.3. Zelik Roc ha concluso al secondo posto dopo parte del tragitto allo scoperto, mentre Ranuncolo Jet che aveva seguito il treno esterno, ha chiuso al terzo.