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Beautiful Colibri si conferma anche alla seconda uscita, sempre con Andrea Guzzinati (Foto Dena - Snaitech)
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1 Ottobre 2019

In attesa del super convegno di domenica, l’ippodromo La Maura offriva agli appassionati un pomeriggio di corse di routine dove comunque non mancavano spunti di interesse: su tutti, nel Premio Uronometro, la seconda uscita di Beautiful Colibri, l’allieva di Philippe Allaire che al debutto, il 24 settembre proprio sulla pista, aveva destato notevole impressione. La figlia di Ready Cash si è brillantemente confermata: Andrea Guzzinati, che ne cura la preparazione in Italia e che l’aveva interpretata già al debutto, stavolta l’ha impiegata di rimessa, probabilmente per farle guadagnare esperienza e manovrabilità: terzo dal via, il driver torinese non ha anticipato al passaggio Bigbusiness Arc ma ne ha preso prontamente la scia e poi, una volta che in retta il coetaneo aveva debellato la resistenza del labile battistrada Benjamin, ha spostato e ha preso facilmente la meglio al nuovo personale di 1.14.4, ad un decimo dal record stagionale dei 2 anni sulle piste italiane firmato da Bleff Dipa, che la dice lunga sulle potenzialità di questa 2 anni che ha vinto al minimo dei giri. Notevole anche Bigbusiness Arc, che al debutto ha saputo trottare in 1.14.5 con un giro allo scoperto in costruzione incaricandosi del “lavoro sporco”: al terzo posto è terminata Balsamine Font mentre Benjamin è crollato salvando il quarto sull’errore di Belgiacomino Park.

L’altra prova di cartello del pomeriggio era il Premio Latina Prav, una “cat. D” sui 1650 metri che aveva per protagonisti i gentlemen: dopo periodo opaco, Top Gun America è tornato sugli scudi risolvendo in volata una corsa spettacolare, grazie alla forma ritrovata ma anche ad una perfetta interpretazione di Antonio Vitiello. Il portacolori della scuderia Indal, affidato al training di Alex Gocciadoro, è risalito all’esterno nei 600 finali seguendo le mosse di Uragano Op, poi in retta ha messo la freccia e ha prodotto le battute migliori risolvendo a media di 1.13.1 lo speed su Uragano Op, a sua volta prevalente sul battistrada Veleno D’Amore: quest’ultimo ha guidato al via e ha tentato l’allungo ai 400 finali ma in retta è calato nettamente subendo la rimonta degli attendisti: quarta a contatto ha concluso Tosca Joy.

Una bella interpretazione di Francesco Di Stefano ha permesso a Ultrasonido di imporsi nel Premio Vemilla, la prova per anziani sui 2250 metri che ha aperto il pomeriggio: in testa dal via, dopo un km in 1.19.8 il cavallo allenato da Giuseppe Conticelli non si è opposto all’avanzante Tops Holz che è sfilato e ha condotto le danze fino in retta: qui però il battistrada ha appesantito l’azione, Ultrasonido ha spostato e ne ha fatto un sol boccone, a media di 1.16.4, mentre Tops Holz, poco brillante, è stato rimontato anche dall’appostato Viky degli Ulivi e da Velodrome per le migliori piazze.

Nel Premio Esly non è andata bene la prima uscita in versione Gocciadoro per Zarina Bi: giocatissima, la rossoverde è andata subito al comando e ha imposto ritmo brillante completando il primo km in 1.13.1: l’andatura però non ha smontato l’appostata Zebra Jet, che dopo aver pedinato la battistrada, in retta le ha teso l’imboscata beffandola proprio in zona traguardo: media identica di 1.13, che rappresenta il nuovo limite per entrambe. Gran bel successo per l’allieva di Gaetano Carro affidata a Luca Schettino, che già all’ultima uscita aveva corso in netto progresso ma oggi ha fatto un ulteriore, consistente passo in avanti. Zoya Kronos ha mantenuto il terzo posto come da posizione conquistata al via.

A segno all’ultima uscita sui 1600 metri a Torino, Asso Ek si è prontamente confermato anche sui 2250 metri del Premio Password: guidato da Andrea Farolfi, il cavallo di Mauro Baroncini ha mosso ai 600 finali all’attacco di Aida Vdo, che era passata presto a condurre e aveva potuto gestire il ritmo, e in retta è passato per imporsi a media di 1.15.4. Aida Vdo ha conservato il secondo posto su Admiral.

Nel Premio Natacha Jenilou, la maiden sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, Andrea Guzzinati ha centrato il secondo successo da driver del pomeriggio grazie al deb Amur Ny Ryn: il portacolori della Nuova Mirabello si era qualificato a fine dicembre ma è stato precauzionalmente fermato per risolvere qualche piccolo inconveniente fisico e atteso con pazienza. Pazienza pienamente ripagata, a vedere la facilità con cui il figlio di Sj Photo si è imposto: è pur vero che la prova odierna ha presentato ben poche difficoltà, con Amur Ny Run che dopo 500 metri ha ricevuto il via libera da Ayron Blg, ha potuto completare il km in 1.16.2 e poi in retta ha allungato sicuro, ma la performance è impreziosita da un ultimo quarto volato in 28.5 per una media finale di 1.13.9, davvero niente male per un esordiente. Ayron Blg ha mantenuto sinché ha potuto la scia del battistrada e ha conservato altrettanto chiaramente il secondo posto: più indietro Alonso dopo una puntata all’esterno è calato nettamente nei 300 finali, rimontato per il terzo posto da Artu’ Mabel piaciuto nel recupero dopo errore iniziale.

En plein del secondo nastro nel Premio Tamise Jenilou, la prova a resa di metri sulla distanza breve, complice una partenza che ha visto i penalizzati recuperare subito gran parte del gap sugli avvantaggiati: in particolare velocissima nella giravolta (ma non è una novità) è stata Uptown Kronos, subito quarta in corda mentre davanti Ulisse Leo spendeva parecchio per sfilare su Tre Stelle e completava un km velocissimo 1.12: l’allieva di Cristian Rizzo, con Pippo Gubellini in sediolo, ha mosso al largo raggiungendo in poche battute il battistrada, in retta era già prevalente quando il rivale ha confuso l’andatura finendo squalificato e così è passata “sul burro” imponendosi all’ottima media di 1.13.3 sui 1670 metri. I compagni di nastro Variago Selva e Tuono di Venere hanno occupato le migliori piazze.