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Tyl Etoile e Filippo Monti dominano il TQQ di venerdì a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
Tyl Etoile regala spettacolo
19 Marzo 2021

Appuntamento del venerdì con il trotto da La Maura: la copertina spetterebbe a Cash Bank Bigi, recorder della generazione e protagonista di una vittoria “annunciata”, ma ci sembra doveroso cominciare dal successo di Tyl Etoile nel Premio Pace del Rio, la “maratonina” su tre nastri valida come TQQ. La portacolori di Filippo Monti ha fornito l’ennesima prestazione superlativa e ha regalato al suo proprietario una grande soddisfazione. Si sa quanto il gentleman emiliano tenga alla sua pupilla: ha scelto di guidarla anche contro i professionisti e in un impegno tutt’altro che facile, e la saura lo ha ripagato mostrando ancora una volta tutta la sua classe. Tyl è partita bene dal terzo nastro e ha atteso in coda sino ai 600 finali, poi quando sul penultimo rettilineo sono iniziate le “grandi manovre”, si è messa in moto guadagnando posizioni e poi ha piazzato una progressione micidiale in mezzo alla pista nei quattrocento finali, saltando i rivali e travolgendo in retta il malcapitato battistrada Vessillo As, a media di 1.14.4 sui 2740 metri. Devastante in retta, il rischio maggiore la vincitrice lo ha corso sulla concitata ultima curva, dove ha fatto a “spallate” con Arnold Cup che ha poi sbagliato provando a incunearsi in un varco (dieci giornate di appiedamento per Filippo Monti e multa a favore per Arnold Cup, tre giornate appiedamento anche per Cosimo Cangelosi). Arrivo quindi confermato: lo specialista Vessillo As ha corso da protagonista, con una giravolta supersonica ha recuperato in un lampo la penalità tanto che dopo 450 metri era già al comando, ha gestito abbastanza comodamente il ritmo (miglio in 2 minuti) e ha accelerato sul penultimo rettilineo quando Zaire Wise As e Usque Dl hanno mosso all’attacco: e l’allievo di Loris Ferro affidato ad Andrea Guzzinati si è svincolato dai rivali in retta e sembrava aver chiuso la partita, ma c’era ancora da fare i conti con l’uragano Tyl, che in retta lo ha saltato con grande facilità. Terzo posto per un sempre più sorprendente Diabolo Castelets, abilissimo in queste corse, mentre Usque Dl ha rimontato per il quarto posto Zaire Wise As, in netta crisi in retta.

E veniamo a Cash Bank Bigi: nel Premio Flush la superiorità della portacolori del signor Rossano Biselli sulle rivali di giornata era evidente sulla carta ed è stata palese anche in pista. La recorder della generazione è sfilata in breve al comndo ma ha preferito non forzare nella prima parte di gara, motivo per cui non ci è scappato l’acuto cronometrico della precedente uscita, ma gli 800 finali in meno di 58 – fatti in totale scioltezza – stanno lì a dimostrare quanto sa andare forte la figlia di The Bank, che ha rifinito la prestazione alla media complessiva di 1.13.6. Corinne You Sm ha usufruito della scia della vincitrice, in retta ha accusato la fatica ma si è comunque salvata dal bel finale d Calypso Roc, finita forte nei 300 finali dopo avere rinunciato al lancio.

Alessandro Gocciadoro ha siglato anche le altre due prove riservate ai tre anni. Nel Premio Giordania Park, sui 2250 metri, Cayenne Slm ha mantenuto l’imbattibilità dopo il successo ottenuto al debutto a Capannelle, sul miglio: la figlia di Varenne è risalita con gradualità all’esterno avvicinando il battistrada Criss del Nord, al mezzo giro finale ha accentuato il pressing sul rivale e in retta è passata, a media di 1.16.1, tenendo a distanza Cash Back Font, che ne ha seguito le orme nel percorso esterno ma nel finale si è dovuto guardare dall’affondo incisivo di Coblenza, finita forte a centro pista appena vista la luce. In errore all’ingresso in retta Criss del Nord (quando però sembrava ormai in calo) e con pochi argomenti anche l’appostata Cassandra Roc, poi quarta.

Nel Premio Enea D’Asolo, l’invito sui 1650 metri, il nettissimo favorito Cable Wise As ha ripreso la striscia vincente riscattando l’errore di Torino e mostrando le sue qualità con un mezzo miglio finale volato in 58: media finale di 1.14.2, nuovo personale e terza vittoria in quattro uscite. Alle sue spalle ha fatto un figurone Cordobes, rimasto incollato alla scia del vincitore fino alla fine, a conferma dell’ottimo lavoro di Marco Smorgon. Più indietro l’altro Bivans Cash Wind ha chiuso al terzo posto usufruendo dell’errore di Cordignano Gadd a metà retta.

Ma per Alessandro Gocciadoro i successi nel pomeriggio sono stati quattro, perché a quelli ottenuti con i 3 anni va aggiunta la vittoria di Borboletta nel Premio Urbem D’Asolo, l’invito con partenza tra i nastri per cavalli di 4 anni: velocissima nella giravolta, la portacolori della scuderia Chicolindo è riuscita a sistemarsi seconda in scia a Bondo Jet già dopo 400 metri, ha atteso la retta per sferrare l’attacco ma è passata facilissima a media di 1.13.8 sui 1670 metri, perché Bondo Jet, appena sollecitato da Pippo Gubellini, è esploso in rottura e seppure rimesso al volo, non ha opposto resistenza, senza tuttavia evitare di incappare nei rigori della giuria che lo ha squalificato dopo la revisione del filmato. E così il team Gocciadoro ha fatto en plein con il secondo posto di Bye Bye Fili Effe, mentre più indietro Byron del Ronco ha chiuso terzo. 

Nel Premio Gallio abbiamo ammirato un Uno Italia in versione “panzer”: al rientro dopo oltre due mesi di stop e alla prima uscita per il training di Mauro Baroncini, il portacolori della scuderia W Giovane Italia è stato impiegato con estrema decisione da Andrea Farolfi, già dopo 600 metri all’assalto del rivale dichiarato Zorro Wind che era passato al comando in meno di 400 metri: Zorro Wind ha provato coraggiosamente a resistere alle bordate dell’attaccante, ma in retta Uno Italia ha messo una testa avanti e ha resistito al tentativo di rimonta del rivale, a media di 1.12.9. Prestazione vigorosa per il vincitore e strenua difesa per lo sconfitto: l’arrivo è stato logicamente lento e ha permesso ad Anguria Jet e Ultimo Three di riavvicinarsi, terminando a ridosso dei primi due: bene è finito anche Rebus, quinto al largo di tutti.

Gentlemen proprietari in sulky a cavalli di 4 anni nel Premio Diorz, sui 1650 metri. Badgirl Fi ha tenuto fede al ruolo di netta favorita ma ha dovuto soffrire più del previsto nel finale; l’allieva di Andrea Guzzinati è stata impiegata con estrema fiducia da Vittorio Bosia, e dopo avere sfondato sulla curva completando di slancio un primo km sostenuto in 1.13.5 (sparando un penultimo quarto in 28 e spiccioli) in retta si è ritrovata un pò in crisi e solo di misura si è salvata, a media di 1.13.9, dall’affondo di un sorprendente Baldur, capace di chiudere molto vitale nonostante avesse speso parecchio anche nella fase iniziale, mettendo i brividi alla vincitrice. Terzo posto per Brivido dei Venti.