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Bella Winner (A. Gocciadoro) sigla il Premio Iglesias domenica a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
Una Winner Bella… e brava
24 Gennaio 2021

Consueto appuntamento della domenica con il trotto all’ippodromo La Maura. In programma sette corse, con il clou rappresentato dal Premio Iglesias, una “maratonina” sui 2700 metri per cavalli di 4 anni, nei pronostici della vigilia molto difficile da “leggere” anche per la scarsa esperienza in questo genere di corse dei partecipanti. Ha messo il suo sigillo sulla prova Alessandro Gocciadoro grazie a Bella Winner: bravo e tempestivo il driver emiliano ad approfittare dell’errore improvviso di Beatles Boy Treb per muovere la sua allieva al primo passaggio e rilevare al comando Baby Spritz; la portacolori della scuderia Winner Stale ha potuto distribuire a piacimento i parziali, quindi ai 400 finali ha allungato e in retta, complice anche l’errore di Baby Spritz che la seguiva come un’ombra, ha amministrato il vantaggio eludendo il gran finale di Barbarigo, finito fortissimo a centro pista recuperando tanti metri sulla vincitrice. Media di 1.16.1 sui 2720 metri per la vincitrice, al sesto successo della carriera: sfortunata Baby Spritz, che poteva forse tentare l’agguato nei 100 finali. Terza Bangla d’Esi.

La prestazione migliore della giornata la forniva però Vamorgea dei Rum nel Premio Noble Hustle, la prova di chiusura per anziani di cat. D: esplosiva come non si vedeva da tempo, la cavalla allenata da Mauro Baroncini e guidata da Andrea Farolfi (bis per entrambi) muoveva in terza ruota dopo 600 metri, raggiungeva il battistrada Zorro Wind a metà corsa, lo stendeva con un penultimo quarto in 27.4 e nel finale allungava per dominare a media di 1.12.3. Una performance da applauda. Ottima anche la prestazione di Zola Key, alla seconda uscita italiana, che con 400 finali in terza ruota recuperava tantissimo e beffava Tamboss per il secondo posto, mentre Zorro Wind finiva “al tappeto” chiudendo  sesto.

La giornata si è aperta con il Premio Glow di Jesolo, miglio per cavalli di 4 anni con alla guida i gentleman, dove Breaveheart Ek si è inserito a sorpresa nel previsto match tra Birbone Ross e Bilu’ Leo: il cavallo allenato Max Castaldo e guidato dal fratello Marco ha presto mosso all’esterno avvicinando Bilu’ Leo (che al via aveva respinto il rivale Birbone Ross), ha tenuto duro sull’allungo del battistrada sull’ultima curva e in retta è tornato sul passo sul rivale per passarlo negli ultimi metri, a media di 1.16.1, salvandosi dal finale di Birbone Ross che emergeva al secondo posto.

Alessandro Gocciadoro era già andato a segno nel pomeriggio improvvisando Cora Indal per i colori della scuderia Indal ma il training di Andrea Sarzetto: la figlia di Brillantissime andava al comando e riduceva il più possibile il ritmo, una scelta oculata perché nel finale non aveva energie per staccare le rivali e con non poca fatica salvava il successo a media di 1.17.5 dall’agguato interno dell’appostata Chapman Ferm, senza spazio, mentre Cabiria di Mira chiudeva al terzo posto.

Si risolveva in volata il Premio Noble Bustle, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G dove, il favorito Un Noir veniva scavalcato nel lancio da Zanzibar di Grana ed era così costretto a muovere all’attacco della rivale ai 600 finali: un Noir passava al termine dell’ultima curva sull’errore della battistrada e provava l’allungo, ma proprio negli ultimissimi metri era acciuffato da Tuono di Grana (alleato di Zanzibar di Grana) che con bello speed a centro pista svettava a media di 1.15.8, interpretato con bel senso del traguardo da Carmelo Recupero. Un Sogno D’Amore, terzo in corda dal via, non era incisivo in retta e non riusciva a migliorare il piazzamento

Perfetto percorso di testa di Ayron Blg nel Premio Brighton Lobell, la reclamare con partenza da fermo per cavalli anziani: in testa nella giravolta, il portacolori del signor Pietro Ghigo controllava in sicurezza i rivali dal primo all’ultimo metro e svettava a media di 1.15.4 sui 1650 metri. Ennesimo successo per la connection formata da Pietro Demuru (la mente) e Edo Loccisano (il braccio). Verzellino Jet sfruttava la posizione in scia al vincitore per mantenere la seconda posizione, mentre Aquila (terza dal via) veniva stampata sul palo da Urpiduss, non troppo fortunato nello svolgimento.

Nel Premio Noble Traveler una poco gestibile Cantera faceva da perfetta apripista per Corleone Fi, prendendo la mano al suo interprete ma ritrovandosi senza argomenti dopo un km  in 1.14: dopo aver seguito a lunghezze la battistrada, Corleone Fi (Mauro Baroncini al training e Andrea Farolfi alla guida) la liquidava sull’ultima curva e in 1.15 teneva a distanza Chimera Jet, che ne seguiva le mosse senza riuscire a farsi minacciosa in retta. Al terzo posto Cathy Tc, mentre al via avevano sbagliato gli atteso Cayenst e Capalbio.