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Vamorgea dei Rum conclude solitaria la sua prestazione da record (Foto Dena - Snaitech)
Vamorgea Rum, vittoria da record
17 Novembre 2019

Secondo appuntamento consecutivo con il trotto a La Maura dopo la bella riunione del sabato incentrata sulle batterie del Premio Mipaaf. Anche se il programma era meno qualitativo, la domenica ha comunque offerto alcuni spunti interessanti: in particolare spicca il botto cronometrico realizzato da Vamorgea dei Rum nel Premio Civil Action, la prova sui 1650 metri per anziani di cat. D: con 1.10.7, la cavalla di Mauro Baroncini ha firmato una delle migliori prestazioni cronometriche di sempre sulla pista de La Maura, a due soli decimi dal record della pista realizzato dalla 4 anni Zaniah Bi lo scorso 25 aprile, diventando l’anziano più veloce sul trotter milanese. E dire che la pista bagnata non era proprio ideale per fare velocità: il record è stato indubbiamente propiziato dalla prima parte di corsa molto veloce (600 iniziali in 41) cui è stato costretto Ubico Castenada per superare prima l’opposizione di Unbelievable As e poi opporsi all’avanzata di Urbem del Rio: il resto lo ha fatto la forma al top della portacolori della Martini Galoppo, che sul penultimo rettilineo ha messo la freccia e ha liquidato con un solo parziale il battistrada (penultimo quarto in 27.9) e si è involata solitaria verso il traguardo. Ubico Castenada nonostante la grossa spesa iniziale è rimasto coraggiosamente al secondo posto respingendo Silverado Lux e Unbelievable As.

I puledri hanno aperto la giornata disputandosi il Premio Habit’s Lady, sui 1650 metri: sicuro nelle mani del suo preparatore Erik Bondo, il favorito Bellerofonte Gar ha messo subito in chiaro le sue intenzioni conquistando il comando e da lì ha trottato sicuro fino al traguardo, tagliato a media di 1.16.6, avvicinato solo negli ultimi da Bellezza quando però il risultato era già scritto. Prima vittoria in carriera, al terzo tentativo, per il portacolori di Aldo e Carlo Borsani. Promettente il debutto della esordiente di Jean-Pierre Dubois, come d’altronde quello del compagno di allenamento Barbaroffa, terzo, mentre Ben Hur Ll è apparso poco centrato ed è stato impiegato con prudenza terminando quarto.

Un sicuro “coast to coast” anche per Aborigena nel Premio Enzo Malvicini, la reclamare per cavalli di 3 anni con in sediolo i gentlemen: con Fabio Marchino in cabina di regia, la cavalla allenata da Marco Smorgon ha allungato sul penultimo rettilineo sull’avanzata di Asso Ek, sull’errore del rivale sulla curva finale è rimasta solitaria in avanti e ha così potuto tranquillamente concludere a media di 1.15.3. Adolf Indal ha sfruttato la posizione in corda rimontando Aly Prav e nel finale si è salvato dal gran finale di Adeline di No, che però ha sbagliato sul palo lasciando così al terzo posto Aly Prav.

Nel Premio As Usual, Vinsanto ha replicato il canovaccio attuato dai vincitori delle prime due corse: conquistato d’acchito il comando, il portacolori di Carlotta D’Agostino, Matteo Restelli al training e Cesare Ferranti in sediolo, è andato via a gran ritmo (600 in 43, km in 1.12.9) e non si è fatto avvicinare. Virtual Trebi’ si è impegnato in un ostico percorso allo scoperto ma è rimasto in quota sino in fondo a far suo il secondo posto sull’appostato Urius Caf, invece un pò a corto di argomenti negli ultimi metri. Gli altri mai nel vivo.

Il pomeriggio ha visto il ritorno a La Maura del trotto montato. Nel Premio Corail D’Aure, Tritone Lux ha gettato le basi per la sua affermazione con una partenza eccellente che gli ha permesso di sistemarsi subito secondo dietro la battistrada Uaget Grif: con Alessio Pollino in sella, il cavallo allenato da Afrim Shmidra ha atteso i 500 finali per spostare, prendere netto vantaggio e chiudere isolato a media di 1.15.6. Il penalizzato Boys Going In dopo risalita graduale è emerso chiaramente al secondo posto su Rossano, un pò in calo in retta dopo aver provato a seguire il vincitore sull’ultima curva.

I due anni era protagonisti anche nel Premio Habit: Steely Stride ha provato la corsa di testa opponendosi a Beatles Boy Treb che dopo averlo pungolato lungo il percorso in retta lo ha sopravanzato ma si è dovuto arrendere a Bardo Di Poggio: con Pippo Gubellini come sempre “implacabile” da opportunista, il cavallo di Erik Bondo ha mosso in terza ruota ai 500 finali e in retta ha preso il sopravvento per svettare a media di 1.16.5, secondo successo della carriera in quattro uscite. Beatles Boy Treb ha pagato lo sforzo e nel finale è stato battuto anche per il secondo posto da Bella degli Dei, finita forte insieme a Bijou, terminato quarto a contatto e con qualche recriminazione per aver trovato poco spazio nei metri finali.

Incursione vincente del toscano Astro de Gleris nel Premio Muscle Bound, la prova di chiusura riservata a soggetti di 3 anni: interpretato da Massimiliano Castaldo in sostituzione di Enrico Bellei, il cavallo allenato da Claus Hollmann ha sfruttato il lavoro “sporco” di Artu’ Mabel, andato in pressing sulla battistrada Anastasia Tav (km in 1.14.4) e nei 300 finali ha piazzato progressione brillante per emergere in retta a media di 1.14.6: Artu’ Mabel ha indotto alla resa Anastasia Tav ma ha accusato lo sforzo nel finale e oltre al vincitore è stato superato anche per il secondo posto da Admiral.