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Vernissage Grif solitario sul traguardo della Coppa di Milano - Mem. Ettore e Mario Barbetta (Foto Dena - Snaitech)
Vernissage Grif-Zaccaria Bar: uno show da record
4 Ottobre 2020

L’ippodromo La Maura in questo week-end ha “rubato” la ribalta al galoppo proponendo una due giorni di alto livello: sabato la gran festa dei gentleman con il Federnat e la Targa D’Oro, oggi la Coppa di Milano – Memorial Ettore e Mario Barbetta, che offriva l’occasione per ammirare sulla pista milanese lo strepitoso Vernissage Grif, l’eroe di questa estate con gli splendidi trionfi estivi di Montecatini e Cesena. Il sauro volante di Gennaro Riccio affrontava rivali inferiori, la vittoria pertanto non era assolutamente in discussione, il “pathos” era però offerto dalla possibilità di un riscontro cronometrico di rilievo. E il figlio di Varenne non si è sottratto all’impegno, stampando un 1.10.4 che ha migliorato (almeno momentaneamente, vedremo perché) di un decimo il precedente primato firmato da Zaniah Bi (altra allieva di Gocciadoro) ad aprile 2019. Vernissage Grif ha fatto tutto con estrema semplicità, senza spingere a fondo: d’altronde l’obiettivo della stagione è il Lotteria di Agnano che si disputerà fra tre settimane, e il suo preparatore era stato eloquente nel pre-corsa annunciandolo logicamente non al top: in testa rilevando Zefiro D’Ete, Vernissage ha mostrato la sua azione potente prendendo subito vantaggio, completando il km in 1.11.1 e chiudendo con un quarto finale in 28. Il marcatore è stato completato da altri due soggetti del team di Noceto: Verdon Wf ha sorpreso tutti cogliendo un inatteso secondo posto al nuovo personale di 1.11, seguendo terzo lungo il percorso e poi sprintando in retta per superare Zefiro D’Ete in calo e precedere Vanesia Ek. Quarta l’altra rientrante Sharon Gar, ultimo Zlatan che aveva temerariamente provato a muovere all’esterno dopo metà gara quando si andava da 1.11.

Ma se Vernissage Grif era la star annunciata, il vero mattatore del pomeriggio è stato Alessandro Gocciadoro, le cui percentuali realizzative da driver e da allenatore sono sotto gli occhi di tutti e che soprattutto, da novello Re Mida del nostro trotto, riesce a trasformare tutto quel che tocca. Meriti chiaramente che vanno allargati a tutto il team, una perfetta macchina da guerra che macina record e vittorie. Così il primato di Vernissage Grif è durato appena mezz’ora, perché nel Premio Mistral Bi il compagno di box Zaccaria Bar, già superlativo a Roma al debutto per il team, in questa prima uscita per i nuovi colori di Leonardo Cecchi e Sinead Sernicoli è stato capace di trottare i 1650 metri in 1.10.2, sfondando dopo 600 metri in 41.6 su Winbak Noelle, completando il km in 1.11 e chiudendo ancora con un quarto supersonico in 27.6. Un soggetto che sembra sulla strada del pieno recupero, insomma. Del calo drastico di Winbak Noelle al km ne hanno approfittato Usual Kronos e Vamorgea dei Rum, con la femmina poi prevalente per il secondo posto sul maschio.

Oltre ai record, al bottino personale dell’uomo in giallo si aggiungono altri due successi a completare l’ennesimo “poker”: iniziato con la vittoria di Bye Bye Fili Effe nella prova di apertura, il Premio No Man’s Land, con un comodo percorso di testa rifinito però con un quarto finale importante (27.8, nuovo personale di 1.14.2) davanti a Beautiful Mind che ha provato vanamente a incalzare la rivale chiudendo comunque valida seconda mentre più indietro Beverly Jet era terzo.

Nel Premio Owen’s Club, la prova a resa di metri per cavalli di cat. B/DF, è poi arrivato il successo di uno strepitoso Vicario, capace nonostante i venti metri di penalità, di girare all’esterno a Gianluca Boko che al comando ha trottato in 1.13.8, e di sottometterlo in zona traguardo. Per il figlio di Love You ragguaglio strepitoso di 1.12.8 sui 1670 metri. Gianluca Boko ha chiuso secondo mentre Revillon ha battuto per il terzo uno sfortunato Vicoletto Bred, rimasto chiuso in corda (era secondo dietro il battistrada) senza possibilità di sprintare.

Nel Premio Moses Rob, la prova sui 1650 metri con partenza tra i nastri per cavalli di 4 anni, è arrivata la splendida conferma di Azteco dei Greppi: l’allievo di Roberto Biagini sembra aver ingranato la marcia giusta, così ai successi di ALbenga e Roma si aggiunto questo di Milano con la ciliegina del nuovo personale, ottenuto con partenza da fermo ma soprattutto con un percorso di testa scandito costantemente ad alta velocità, con quattro parziali tutti sotto il 29: 1.12.3 la media finale per il vincitore con a bordo Edo Loccisano, misura che ha tagliato le zampe all’attaccante Alchemist Bi, calato in retta. L’appostato Amarcord ha sfruttato la posizione salvando il secondo posto da Artico Op, ottimo considerato che era stato vittima di una breve incertezza nella giravolta.

Percorso di testa vincente anche per Becoming nel Premio Potenza Om, l’altra prova a resa di metri sempre sulla distanza del miglio: subito al comando nella giravolta, il cavallo di Mauro Baroncini guidato da Andrea Farolfi è andato via a buon ritmo (metà corsa in 58.8), ha retto l’attacco della penalizzata Blackmoon Breed (che con una gran giravolta si era presto sistemata alle sue spalle) e in retta ha staccato per vincere a media di 1.13.1, nuovo personale. Anche Blackmoon Breed si è migliorata (1.12.8) ma si è dovuta adeguare al secondo posto, mentre più indietro, sull’errore sull’ultima curva della compagna di training Beta Wise As (era terza a contatto con i primi due) ha concluso Black Beauty Key.

Nel convegno c’erano poi due prove interessanti per i 2 anni: nel Premio Gleno Dei, Charmant de Zack e Marco Smorgon hanno sfruttato a dovere il miglior numero per difendere il comando, graduare a piacimento nel primo km (da 1.17.8) e poi allungare sicuri nel finale staccando dai rivali. Seconda dal via, Cathrinelle è rimasta chiusa sull’avanzata all’esterno di Instinct D’Am, ha dovuto rallentare sull’ultima curva per reperire la destra libera e ha inscenato finale efficace ma tardivo, utile comunque a battere sul filo di lana il francese di Erik Bondo per il secondo posto.

Similare la vittoria ottenuta da California Grim nel Premio Fusetta, la prova per sole femmine di 2 anni: la cavalla di Holger Ehlert è sfilata in breve al comando su Cooper dei Greppi, ha completato metà corsa in un comodo 1.02 e nel mezzo giro finale ha respinto gli attacchi di Crazy Cast, positiva visto che era annunciata solo all’80%. Nuovo record per la vincitrice guidata da Roberto Vecchione, 1.15.8; un decimo in più per la seconda classificata, mentre più indietro Image Du Ril ha conquistato un buon terzo posto considerato che al via aveva compromesso la sua corsa con un errore costatole almeno una trentina di metri.