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Victor dei Ronchi (all'interno) reagisce a Saul del Ronco e si impone nella finale del Trofeo Mario Manfredi (Foto Dena - Snaitech)
Victor dei Ronchi, non si passa
16 Ottobre 2020

Tanti spunti di interesse nel venerdì ippico milanese dedicato come di consueto al trotto a La Maura, con il Trofeo Mario Manfredi e le batterie della seconda edizione del Winter Challenge riservate ai cavalli di 3 e 4 anni. Partiamo dal Trofeo intitolato al driver mantovano scomparso tragicamente nel 1961, con la prima batteria che vedeva il ritorno al successo di Zirconio Cr: con in sediolo il suo preparatore Lorenzo Besana, il portacolori della scuderia Lare sfilava dopo 300 metri su Victor dei Ronchi(molto veloce dalla seconda fila del nastro), ribatteva al rivale nel mezzo giro finale e, guidato in punta di dita, controllava sino in fondo i rivali per svettare a media di 1.15.3. L’attaccante Victor dei Ronchi affievoliva lo spunto nelle ultime battute e all’interno era rimontato per il secondo posto da Saul del Ronco. Più indietro era quarto Un De Bay, mentre lontanissimo Twitter Grad sugli errori di Uranium Fi e Fuego de Bay guadagnava l’ultimo pass per la finale.

Nel Premio Tegu’, la seconda eliminatoria, il favorito Zaccheo del Ronco metteva una ipoteca sul discorso vittoria rilevando in breve al comando Vita Breed: il figlio di Conway Hall poteva gestire il ritmo e in retta si sottraeva al finish della rivale, comunque sempre insidiosa, a media di 1.13.9, regalando ad Alex Gocciadoro il primo successo della giornata. Terzo posto per Tinto del Nord su Unicum Bigi e Timoz, tutti qualificati per la finale.

La terza batteria la risolveva di forza Velina Vald: terza dal via, l’allieva di Pippo Gubellini muoveva all’esterno sul penultimo rettilineo avvicinando il battistrada Revillon e in retta passava autoritaria per svettare a media di 1.13.2 davanti a Senator Roc che riusciva ad arginare Uisconsis Vol, mentre Revillon calava nel finale chiudendo quarto su Diabolo Castelets.

La parte finale del convegno era tutta per Alessandro Gocciadoro: il driver emiliano metteva il suo sigillo sulla finale del Trofeo Mario Manfredi grazie a Victor dei Ronchi (preferito a Zaccheo del Ronco), autore di un generoso percorso di testa e soprattutto di una gagliarda difesa in retta su Saul del Ronco: il quale ai 100 finali aveva messo una testa avanti al portacolori di Riccardo Battolla, che però con grande grinta tirava fuori le ultime stille di energia e riusciva a rientrare al rivale e a imporsi a media di 1.15.1. Il doppiamente penalizzato Uisconsis Vol terminava terzo su Tinto del Nord e Un de Bay.

Sudatissimo il successo di Victor dei Ronchi quanto disarmante per la sua facilità quello di Banderas Ferm nel Premio Olona Ok, l’invito sui 1650 metri per cavalli di 3 anni valido come TQQ. Il figlio di Brillantissime filtrava al via e già dopo 400 metri era terzo in corda: al passaggio Alex Gocciadoro anticipava il rivale dichiarato Buffon Zs portandosi ai lati di Beatrice Joy, ai lati della rivale temporeggiava sino sull’ultima curva, dove poi allungava facilmente spegnendo sul nascere le speranze di Buffon Zs: il cavallo di Mauro Baroncini ha corso benino anche se sembra ancora il lontano parente del cavallo ammirato tra la fine e l’inizio del 2020. Podio del Quinte’ completato da Bravissimo Lp su Beautiful Mind e Beatrice Joy. Il vincitore con 1.12.9 demoliva il precedente personale e regalava ad Alessandro Gocciadoro il poker nel pomeriggio.

Il driver di Noceto si era infatti imposto anche nella prima eliminatoria del Winter Challenge riservata ai cavalli di 4 anni con il netto favorito Amornero Roc, tornato prontamente alla vittoria dopo il tentativo nel “Nello Bellei”: subito in testa, il portacolori di Edoardo Guida dopo aver gestito il ritmo a piacimento, nel mezzo giro finale accelerava lasciando sul posto i rivali sull’ultima curva: media di 1.14.5 sui 2250 metri, mentre per il secondo posto l’appostato Amarcord rientrava ad Albatros Joy.

La seconda eliminatoria per i 4 anni vedeva in sediolo i gentlemen. Confermando la condizione al top, era Antares Three a svettare: con Alessandro Russo in cabina di regia, la cavalla di Cristian Rizzo pedinava il rivale muovendo all’attacco nel mezzo giro finale per passare in retta a media di 1.14.3 sui 1650 metri, con al terzo posto Abigail che rientrava ad Alcoy dei Greppi.

L’eliminatoria riservata ai 3 anni vedeva numerosi errori, tra cui quelli degli attesi Blue Sky Pax e Blackmoon Breed: dopo 600 metri, rimanevano in tre al km, con la battistrada Briseide Pal che completava il km in 1.13.6 ma nel finale era facile preda di Brand Roc: ben servito dal ritmo brillante, il portacolori della scuderia Sant’Eusebio muoveva al mezzo giro finale e passava chiaramente in retta, a media di 1.12.9 sui 1670 metri con Santo Mollo in sediolo. Terzo posto per l’altra penalizzata Bujumbura.

La scuderia Sant’Eusebio si era già imposta nel Premio Mondiale Ok rispettando il ruolo di favorita anche se per merito di Cabernet Roc, che nelle valutazioni era posposto all’alleata Chardonney Roc la quale però si gettava di galoppo al via confermando la scarsa affidabilità che ha contraddistinto questa prima parte di carriera. Con Flavio Martinelli in sediolo, il figlio di Oropuro Bar riusciva comunque a ripagare i sostenitori della coalizione al termine di un sicuro percorso di testa a media di 1.16.8. Il debuttante Cronos Caf provava timidamente ad affacciarsi sul rivale ma senza mai rappresentare una seria minaccia e nel finale si doveva adeguare al secondo posto, mentre staccata arrivava Colombina di Gio’.