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Zidane Grif regala ad Alessandro Gocciadoro il terzo successo del venerdì a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
Zidane Grif-Bon Jovi Jet-Vertudes nel triplete giallo
28 Maggio 2021

Un bel pomeriggio di corse all’ippodromo La Maura, caratterizzato dal “percorso netto” firmato da Alessandro Gocciadoro con i tre ingaggi di giornata. Quale miglior viatico per l’assalto di domenica all’Elitlopp con Vivid Wise As? Partiamo dalla prova conclusiva, il Premio Tony Gio, la maratonina sui 2700 metri che rappresentava la prova di maggior dotazione del pomeriggio: Zidane Grif avrà i suoi problemi, anche caratteriali, ma è un signor cavallo e quando trova uno schema lineare diventa un osso durissimo da battere: il figlio di Ready Cash è andato facilmente al comando sfruttando la ghiotta posizione allo start e si è reso autore di un percorso solitario, scandendo parziali costanti sul piede dell’1.15, chiudendo a media di 1.14.6 senza che i rivali siano mai stati capaci di impensierirlo. Molto bene la novità Ulisse de Fountain, quarto dal via, liberatosi tardi in retta e autore di finalone a centro pista che gli è servito a far suo il secondo posto davanti a Seveso, che ha confermato la predisposizione a schema e distanza tenendo duro e difendendo il terzo posto da Vastaz Font Mil, finito forte al largo, mentre il “povero” Valente Fb dalla coda del gruppo ha avuto schema impossibile: al via aveva sbagliato Uno Italia.

Il triplete giallo si era aperto con la splendida vittoria di Bon Jovi Jet nel Premio Victor Gio, la prova sul miglio a resa di metri per cavalli di 4 anni: pur partendo al secondo nastro, il figlio di Ken Warkentin  si è ritrovato subito in testa sfruttando l’incertezza dell’unico avvantaggiato Bolt Prav: Bon Jovi ha “volato” la retta di fronte ribattendo all’attacco di Becoming (penultimo quarto in 27.2) e in retta ha potuto fare passerella chiudendo in un eccellente 1.13.1 sui 1670 metri. Becoming, respinto, si è accodato per un attimo in scia al rivale ma sull’ultima curva ha sbagliato lasciando così il secondo posto all’unico “superstite” Beatles Boy Treb.

Altra prova di forza, quella di Vertudes nel Premio Unica Gio, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. E, dove i più attesi si sono marcati a vicenda mentre davanti Visconti faceva da lepre percorrendo un primo km in 1.13.4 ma calando nettamente sull’ultima curva: quarta dal via, la portacolori del signor Daniel Ricci ha mosso con decisione poco dopo il km saltando Ferry Boko che la precedeva, ha superato pure l’opposizione di Zoello che aveva provato ad anticiparla e in retta è passata chiaramente per svettare media di 1.12.7. Zoello ha pagato l’ardire calando nei metri finali ed è stato rimontato da Ferry Boko, mentre Rebus ha chiuso forte a centro pista terminando quarto.

Il Premio Ilaria Jet, la prova sul miglio per femmine di 3 anni, costituiva la prova tecnicamente più interessante del pomeriggio. Subito al comando, Cathrinelle si è potuta permettere un primo km in 1.17.5 visto che It Girl all’esterno si è limitata ad accompagnarla: così alla portacolori della Sant’Eusebio allenata da Santo Mollo e guidata da Filippo Rocca è bastato accelerare ai 400 finali per mettere al sicuro il risultato, a media di 1.15.5, tenendo a distanza di sicurezza le rivali tra le quali, sul calo drastico di It Girl a metà dell’ultima curva, Corral Arc Italia e Clelia d’Arc si sono contese il secondo posto terminando praticamente in linea sul traguardo dopo aver seguito all’esterno la franco-tedesca di JP Dubois: la cavalla di Mauro Baroncini ha salvato un minimo vantaggio sulla rivale di Casillo, finita forte a centro pista.

Santo Mollo era andato a segno anche in veste di driver con la bella affermazione di Zedo Kronos nel Premio Erode Jet, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G: presentato al top da Cristian Rizzo, il portacolori della scuderia Gnafa’ ha mosso al passaggio avvicinando gradualmente il favorito Volpelli, lo ha attaccato duramente nei 600 finali e in zona traguardo ha preso di misura il sopravvento svettando a media di 1.14.1, al termine di una prestazione superlativa. Seconda dal via, Armoric ha tenuto il contatto e ha chiuso terza.

Ad aprire il pomeriggio erano stati i 3 anni con i gentlemen in sediolo nel Premio Freund Ferm, sui 1650 metri: il favorito Calvados Bi ha rispettato le consegne “regalando” però un brivido ai suoi sostenitori quando sul penultimo rettilineo è stato superato in tromba da Coco Chanel Fior. Il rossoverde allenato da Edwin Lagas e guidato dall’ingegner Mauro Biasuzzi si è però riorganizzato tornando sulla rivale per risorpassarla in retta imponendosi a media di 1.16.1. Coco Chanel Fior dopo la “sparata” è calata in retta perdendo sul palo anche il secondo posto, fulminata da Caipirinha Fi.

Specialista dello schema, Tinto del Nord ha “timbrato” il cartellino nel Premio Final Score, la prova a resa di metri in cui quattro soggetti affidati ai professionisti rendevano venti metri a tre soggetti guidati dagli allievi: con Lorenzo Besana in sediolo, il figlio di Ghiaccio del Nord ha subito rifatto la penalità sistemandosi terzo, ha mosso sul penultimo rettilineo liquidando la battistrada Vita Breed e in retta, nonostante un piccolo calo “fisiologico”, ha controllato il tentativo di rimonta della rivale. Media di 1.14.2 per il vincitore, buone le prove di Vita Breed che ha recuperato sul vincitore nonostante la chiusa veloce, e Zonda Cup, prevalente per il terzo posto dopo una breve incertezza sulla prima curva.

I 4 anni sono stati protagonisti anche nel Premio Toby’s Taxi, una reclamare sui 2250 metri. Dopo un primo km tattico in 1.19 e frazioni, la corsa si è infiammata sul penultimo rettilineo quando Berlino ha mosso all’attacco della battistrada Beauty Mark: il cavallo di Matteo Restelli ha steso la rivale al termine della curva finale ma aveva ormai sparato le migliori cartucce ed è stato superato da Bastachesia Jet che ne aveva seguito le mosse all’esterno. I colpi di scena però non si erano esauriti, perché alla fine le battute migliori le ha prodotte Brennero Luis: terzo dal via, malgrado una meccanica tutt’altro che pulita il cavallo di Cosimo Cangelosi ha sprintato in retta e ha piegato la rivale, di misura ma chiaramente, svettando a media di 1.15.8 al termine un ultimo km sostenuto in 1.14 e spiccioli.